“Daremo alle regioni molto presto la possibilità di arrivare a 200mila tamponi al giorno”:
lo ha assicurato il commissario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, in un’intervista al Corriere della Sera. Per Arcuri è necessario chiedere “un coinvolgimento pieno” di medici di base e pediatri a cui occorre dare gli strumenti per “una ritrovata centralità della medicina di territorio”.
“I medici di base devono poter fare i test nelle case e curare lì il più possibile i malati, visto che ormai i protocolli sono standardizzati”, ha insistito il commissario, “non serve più portare le persone in ospedale solo perché hanno 38 di febbre”.
“Il drive in è un’iniziativa delle regioni: in alcune funziona, in altre no. Ecco perché bisogna attivare i medici di base”,
ha spiegato Arcuri, “e comunque abbiamo fatto 13milioni di tamponi su 8,2 milioni di persone.
Facciamo ormai stabilmente oltre 100 mila tamponi molecolari al giorno e ci stiamo attrezzando per chiudere il gap fra domanda e offerta. Daremo alle regioni molto presto la possibilità di arrivare a 200 mila tamponi al giorno.
Stiamo chiudendo l’offerta pubblica per i test rapidi anti-genici e ne compreremo 10milioni, non più cinque. Li distribuiremo alle Asl, ma anche nelle scuole, nei porti, negli aeroporti, e ai medici di base”.