Due numeri verdi (800-974263 – 800-199100) per combattere lo sfruttamento dei braccianti, caporalato e concorrenza sleale in agricoltura.
Si tratta di una iniziativa promossa dai segretari generali di Fai Cisl-Flai Cgil-Uila Uil Catania Pietro Di Paola, Pino Mandrà e Nino Marino. I sindacalisti invitano solo i lavoratori ma anche “gli imprenditori onesti” a denunciare gli “(im)prenditori criminali”.
I sindacati hanno messo a disposizione due numeri verdi “per segnalazioni, pure in forma anonima, che saranno trasmesse agli organi competenti”. Fai-Flai-Uila, oltre a un manifesto che nella prossimità della campagna agrumicola verrà diffuso in tutti i comuni della provincia etnea, hanno inviato una lettera aperta al prefetto e ai sindaci, a Cia-Coldiretti-Confagricoltura, agli enti bilaterali Ebat e Ciala, alla Direzione territoriale e all’Ufficio provinciale del Lavoro, a Inps e Inail. Pietro Di Paola, Pino Mandrà e Nino Marino chiedono nella lettera “l’intensificarsi dei controlli e la più intesa collaborazione tra istituzioni pubbliche, organizzazioni sindacali, associazioni imprenditoriali per combattere la concorrenza sleale delle aziende che in fase di raccolta e lavorazione dei prodotti agricoli sfruttano e mettono a rischio lavoratrici e lavoratori non rispettando le paghe contrattuali e le misure di sicurezza, pure quelle anticontagio”.
Secondo i sindacati è necessario un monitoraggio costante su cooperative di raccolta, aziende con impianti di lavorazione e imprese di produzione agricole affinché sia resa effettiva ed efficace la legge anticaporalato applicando le sanzioni previste dalla legge 199/2016: “ Rivendichiamo la revoca di ogni beneficio della riduzione dei contributi INPS per quanti non rispettano il Contratto provinciale di settore, mentre riteniamo doveroso che le imprese sane e virtuose siano valorizzate anche attraverso un percorso di tracciabilità del lavoro, non solo del prodotto, riconoscibile anche dai consumatori. FAI- FLAI e UILA ritengono indispensabile un coordinamento fra tutti gli Enti in indirizzo, assicurando ancora una volta il proprio contributo per garantire dignità e legalità del lavoro.
In tal senso, segnalano di avere istituito i numeri verdi 800-974263 e 800-199100 ai quali possono rivolgersi gli operai agricoli sottopagati o vittime di caporalato e gli imprenditori onesti”.