Coronavirus, con 130 positivi Randazzo è “Zona Rossa”. Il sindaco ai cittadini: “Per frenare il contagio serve senso di responsabilità”

Coronavirus, con 130 positivi Randazzo è “Zona Rossa”. Il sindaco ai cittadini: “Per frenare il contagio serve senso di responsabilità”

Centotrenta casi positivi al Covid accertati ieri attraverso il tampone molecolare (erano 97 il giorno prima) e altri sessanta con quello rapido: un vero cluster territorializzato è stato individuato a Randazzo, in provincia di Catania.

Per questo motivo, da stamani alle 9 nel Comune etneo scatterà la ‘zona rossa’. Un provvedimento preso dal presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, per contrastare la diffusione del Coronavirus. L’ordinanza, resterà in vigore fino alle 24 del 26 ottobre.

“Combattiamo contro un virus subdolo – spiega sui social il sindaco Francesco Sgroi – che si muove con facilità dentro le mura domestiche. Venerdì abbiamo sottoposto a test rapido una ‘popolazione’ di 720 persone che orbita attorno all’ambiente scolastico. Quello screening ci ha consegnato una fotografia secondo la quale i positivi sono 11, un trend in linea con la media nazionale.

Dall’altro lato abbiamo 33 nuovi soggetti contagiati che è fuori trend. Mi sono sentito più volte con il presidente della Regione per capire quale fosse la cosa più opportuna da fare. L’ordinanza emessa da Musumeci è stata condivisa anche da me.

Oggi serve frenare il contagio, serve che tutti i cittadini randazzesi dimostrino quel senso di responsabilità che li ha sempre contraddistinti”.

Nella cittadina pedemontana sarà vietata la circolazione, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, all’interno del territorio comunale, fatta eccezione per indifferibili esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, ma anche per l’acquisto o il consumo di generi alimentari e l’acquisto di beni di prima necessità (per una sola volta al giorno).

La principale modalità di lavoro sarà lo smart-working, con la promozione, da parte dei datori di lavoro pubblici e privati, della fruizione di ferie e congedi per i propri dipendenti. Stop alle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado, così come ai servizi dell’infanzia.

Una decisione, quest’ultima, legata anche alla presenza di alcuni contagi tra i ragazzi che frequentano la scuola a Randazzo, ma sono residenti in altri Comuni del comprensorio. Chiusi pure musei, biblioteche e luoghi di cultura e vietati banchetti e feste private di qualunque tipo.

Sospesi anche tutti gli eventi sportivi (incluse le attività di allenamento), le manifestazioni culturali, ludiche e religiose (grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole ballo, sale giochi, discoteche).

Stop anche alle cerimonie civili e religiose – a eccezione dei funerali a cui potranno partecipare massimo 15 persone – e ai mercati. All’interno degli esercizi commerciali sarà consentito l’accesso a una sola persona per volta e sempre con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Sono, comunque, consentiti l’asporto e la vendita al domicilio, sempre all’interno del territorio comunale.

Sarà possibile transitare per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali. Inoltre, è consentita la circolazione dei residenti o domiciliati (anche di fatto) nel Comune esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante, purché condotti a titolo individuale.

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