La marcia delle donne ha inondato le strade di Washington Dc e altre citta’ Usa trasformandosi in una protesta contro il presidente Donald Trump e la nomina della conservatrice e anti-abortista Amy Coney Barrett alla Corte Suprema.
La prima marcia delle donne, diventata un appuntamento annuale, era stata organizza all’indomani dell’inaugurazione del tycoon alla Casa Bianca nel 2017. Questa edizione, nell’era del coronavirus, si e’ svolta con mascherine obbligatorie e in alcuni casi con eventi virtuali.
Speaker e manifestanti hanno esortato il Congresso a sospendere l’iter di conferma di Barrett alla Corte Suprema. Una decina di donne si sono vestite di rosso come nel piu’ famoso (e censurato) libro della scrittrice canadese Margaret Atwood: “Il racconto dell’ancella”.
Mostravano cartelli con la scritta: “Trump-Pence fuori ora”.
Tra i manifestanti anche una bimba di 7 anni vestita come il giudice icona liberal scomparsa all’eta’ di 87 anni Ruth Bader Ginsburg, che Barrett dovrebbe sostituire alla Corte Suprema.
Un piccolo gruppo di donne conservatrici si invece radunato davanti alla sede del massimo organo giudiziario Usa per sostenere la nomina di Barrett.
“Per la vita e’ a favore delle donne urlavano – l’aborto tradisce le donne”. Sul fronte opposto, a sostegno del diritto all’interruzione di gravidanza, lo slogan era: “Il corpo e’ mio e me lo gestisco io”.
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