I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato il 44enne catanese Cristian Buffardeci ed il 58enne Gaetano Tringale, entrambi pregiudicati, ritenuti responsabili rispettivamente il primo di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, nonché il secondo di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e detenzione di arma clandestina.
Nel tardo pomeriggio di ieri, nel corso di un servizio per la repressione dei reati nel popoloso quartiere Picanello, l’attenzione dell’equipaggio di una pattuglia è stata attirata dalla presenza del Buffardeci, loro vecchia conoscenza per i suoi trascorsi giudiziari, il quale aveva parcheggiato il proprio scooter Honda SH per entrare successivamente in un appartamento di via Petrella.
I militari hanno opportunamente deciso di attendere finché, dopo poco, hanno notato il pregiudicato uscire con circospezione dal palazzo tenendo una busta bianca nelle mani la quale, in maniera evidente, sembrava contenere qualcosa al suo interno e, quindi, ripartire a gran velocità.
Si sono così posti sulla strada intimando a Buffardeci di fermarsi ma questi, invece, ha preferito forzare il blocco colpendo due dei militari operanti, rimasti nella circostanza feriti.
Le immediate ricerche avviate anche con personale di rinforzo intervenuto a supporto dei colleghi hanno consentito in brevissimo tempo di rintracciare il fuggiasco in via Francesco Riso che, in quel momento, era accompagnato dal proprio fratello.
Frattanto altri militari individuavano un appartamento sospetto nella citata via Petrella e, dopo averne indentificato il proprietario in Gaetano Tringale, hanno proceduto alla sua alla presenza alla perquisizione domiciliare a seguito della quale, occultato in un soppalco del bagno, hanno rinvenuto un revolver cal. 10,4 corredato di 13 cartucce.
La ricerca, poi, ha altresì consentito di rinvenire, nascoste all’interno di un armadio, ben 21 buste di cellophane singolarmente confezionate contenenti, complessivamente, 7,3 chilogrammi di marijuana, un bilancino precisione recanti tracce di cocaina nonché una sostanza che, solitamente, viene utilizzata per il “taglio” della droga.
Gli arrestati, dopo aver espletato le formalità di rito, sono stati associati al carcere catanese di Piazza Lanza.