I Carabinieri della Stazione di Zafferana Etnea nel territorio di Giarre, coadiuvati dai colleghi della locale Compagnia, hanno arrestato un romeno di 28 anni per maltrattamenti verso familiari o conviventi.
In piena notte, a seguito di una telefonata giunta al 112 NUE da una 34enne di Giarre che lamentava di essere stata picchiata dal convivente, i militari hanno raggiunto l’abitazione in questione dove, proprio in quel momento, hanno notato un uomo a petto nudo che stava scavalcando il muro di recinzione.
Ovviamente insospettitisi, hanno bloccato l’uomo non appena era arrivato in strada chiedendogli il motivo dell’insolito comportamento alle 03:00 del mattino e, poiché quest’ultimo asseriva di essere uscito in tal modo perché la serratura della porta era guasta.
Hanno così bussato e, ad aprire l’ingresso dell’abitazione è stata la denunciante che ha puntato il dito contro il compagno reiterando le sue accuse già formulate telefonicamente.
In particolare, si è appreso, che l’uomo era stato redarguito dalla convivente che gli contestava il fatto d’aver scuoiato un capretto in cucina sporcando l’intera abitazione di sangue. Questo ha provocato una reazione inusitata dell’uomo che, davanti al figlioletto di appena 16 mesi, ha tentato di strangolarla, per poi prenderla a schiaffi e provocarle un taglio al fianco, lesioni successivamente refertate dai medici del pronto soccorso di Acireale.
Effettivamente i militari, riscontrando, oltre all’animale scuoiato nel lavandino della cucina, i segni dell’avvenuta aggressione hanno proceduto all’arresto dell’uomo il quale, assolte le formalità di rito, è stato relegato agli arresti domiciliari in casa della madre.