Ottava edizione per la guida Pizzerie d’Italia 2021 di Gambero Rosso. Un’edizione che mette da parte i voti, alla luce delle tante e inevitabili difficoltà vissute nel corso di quest’anno dai maestri dell’impasto che però non si sono mai persi d’animo.
Necessità di reiventarsi, di trovare nuove forme di consumo hanno spinto molti ad andare oltre, a lanciare nuove sfide dando un fattivo contributo all’emergenza. Restano gli spicchi a seconda del grado di eccellenza, si aggiungono i simboli di asporto e delivery, senza però “sfumature” di merito.
Grande attenzione è stata data alle insegne che hanno dato grande prova di intraprendenza e che sono state promosse. Il gioco di squadra, in questo momento difficile che stiamo attraversando, è fondamentale in nome dell’italian style che ci ha reso e che continuerà a renderci inconfondibili nel mondo.
“La pizza è un simbolo di riconoscibilità del made in Italy” dichiara l’Amministratore Delegato Luigi Salerno “Il nostro impegno per promuovere i maestri che con grande abilità esaltano le nostre produzioni di qualità continua, soprattutto in questo momento storico, a livello nazionale e internazionale”.
La guida, in collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini del Sannio e Acqua Panna-Sanpellegrino, segnala oltre 650 esercizi, con un’appendice dedicata delle migliori pizzerie italiane nel mondo, 14 nuovi ingressi nella vetta della classifica premiati (Premio Consorzio di Tutela dei Vini del Sannio e Goeldlin Chef) con i Tre spicchi e 2 nuovi Tre Rotelle.
La Campania è al vertice con 19 locali premiati, seguita dalla Toscana con 18, Lazio con 17, Veneto con 8; Piemonte con 7; Lombardia con 6; Sicilia con 4; Abruzzo, Sardegna, ed Emilia – Romagna con 3; Liguria, Basilicata, Marche, Friuli-Venezia Giulia e Calabria con 1.