“La Lega ce l’ho nel cuore, ne ho sposata la causa… me ne sono andata perche’ voglio tutelare il mio partito, ma resto leghista.
E’ questa la mia storia, non ci sono altri partiti per me… sono e resto una donna di destra, di estrema destra”.
Lo ha detto all’AGI Angela Maraventano, la ‘pasionaria’ di Lampedusa, ex senatrice ed esponente storico del partito, finita nel ciclone dopo le parole pronunciate sulla mafia sabato scorso, durante la manifestazione politica di Catania.
La Lega le aveva chiesto “dimissione spontanee”, lei dopo un attimo ha obbedito. “Vado via, ma la Lega resta il mio partito”, ribadisce, “ho dato subito le mie dimissioni, ma continuero’ a lottare, soprattutto le mafie e questo governo complice di chi traffica carne umana”.
E ammette: “Ho sbagliato a esprimermi in quel modo, non sono di certo mafiosa… chiedo scusa anche alle famiglie che si sono sentite offese, ma non mollo, perche’ questo governo non sta facendo nulla e la mia isola e’ invasa dai tunisini”.
Oggi il coordinatore della Lega in Sicilia Candiani era stato categorico sulla scelta che la Maraventano avrebbe dovuto adottare: “Le dimissioni dalla Lega rimangono l’unica scelta possibile per Maraventano”.