“Se avessimo aperto le scuole ad agosto, quando i numeri stavano salendo, ci sarebbe stato qualcuno pronto a dare lo stesso erroneo giudizio. Il problema non è la scuola, ma ciò che avviene fuori. Per questo vorrei fare un appello ai ragazzi: rispettino le regole anche quando escono dai loro istituti”.
Così in un’intervista a La Stampa la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. “Abbiamo milioni di studenti e migliaia di istituti.
Dobbiamo confrontare i nostri dati con quelli delle Asl e il primo bilancio serio arriverà a metà ottobre, ma stiamo monitorando la situazione e i contagi registrati a scuola sono molto bassi: si parla dello zero virgola”, spiega. Azzolina afferma: “Non ricordo un anno scolastico partito senza che ci fossero disagi.
Questo poi è un anno particolare. Mi auguro però che il dibattito sulla scuola prosegua. E che diventi costruttivo. Finora è stato strumentalizzato”.
Poi dice: “Abbiamo lavorato tutta l’estate anche per evitare di doverle richiudere. Gli istituti sono più pronti alla didattica a distanza e siamo gli unici in Europa a distribuire nelle scuole mascherine e gel disinfettante”.
Inoltre “sono i Comuni o le Asl a decidere se chiudere un istituto. L’importante è che non si proceda senza criterio. Abbiamo dei protocolli ed è fondamentale che siano rispettati in modo omogeneo su tutto il territorio”, prosegue la ministra. Infine “i protocolli che citavo prima sono stati preparati anche con le Regioni. Mi auguro continuerà ad esserci un confronto positivo”.