Le ultime grandi gare a tappe che ha disputato sono state le edizioni 2018 e 2019 del Tour de France.
Risultati: un primo e un secondo posto. Referenze che fanno del trentaquattrenne Geraint Thomas il favoritissimo del Giro d’Italia in partenza sabato dalla Sicilia.
Gli analisti Snai lo abbinano ad una quota molto bassa, 2,50, rafforzati nelle loro valutazioni dalle tre crono disseminate sul tracciato della corsa rosa, perfette per il gallese della Ineos Grenadiers. La prima tappa, da Monreale a Palermo è appunto una prova contro il tempo di 15 chilometri, al termine della quale Thomas potrebbe ritrovarsi già in rosa.
Chi saranno i suoi rivali più temibili?
Snai punta ancora su Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), che dopo una stagione oscura ha palesato i primi decisi segni di miglioramento domenica scorsa, ai Mondiali di Imola. Il terzo trionfo dello Squalo, dopo le vittorie del 2013 e 2016, è dato a 5,50. Sullo stesso piano si trova un altro britannico, Simon Yates (Mitchelton-Scott), che si presenta con il biglietto da visita della Tirreno-Adriatico vinta due settimane fa.
Continuando a scorrere l’elenco, si trovano i nomi del danese dell’Astana Jakob Fuglsang (1° al Lombardia e 5° ai Mondiali, ma mai sul podio di una grande gara a tappe), a 6,50, e dell’olandese Steven Kruijswijk (che avrà il supporto di uno squadrone come la Jumbo-Visma), a 7,50. La rivelazione di quest’anno potrebbe essere il talento russo Aleksandr Vlasov, che parte per affiancare Fuglsang sulle grandi salite, ma in realtà sarà una valida alternativa in caso di defaillance del danese.
Non a caso gli analisti Snai lo danno come sesto favorito, a 15.
A parte Nibali, il ciclismo azzurro non dispone al momento di molti uomini da grandi gare a tappe. Il veterano Caruso, decimo al Tour de France, non sarà al via, per il resto le speranze sono a dir poco esigue.
Ciccone, luogotenente di Nibale e reduce dal Covid, è a 50, Masnada (Deceuninck-Quick Step, buono il suo Mondiale) si gioca a 100.