Una volta Paternò era conosciuta come la città delle 100 sorgenti. Ora rischia di passare alla storia come la città delle 100 discariche abusive.
Si trovano dappertutto: in centro come in periferia. E qui la colpa non è solo dell’amministrazione comunale che dovrebbe punire coi fatti e non con “parole di circostanze” gli incivili, ma anche del singolo cittadino che non rispetta le regole e che semina sacchetti di spazzatura in ogni dove.
Mentre i paternesi “babbi”, ossia coloro che rispettano l’esatto conferimento dei rifiuti facendo la differenziata, continuano a pagare la Tari la tassa sui rifiuti nonostante il servizio non sia stato finora all’altezza della situazione.
Si diceva la città delle 100 discariche. Qui ne riportiamo alcune:
Via Provvidenza Virgillito la strada che porta al santuario della Consolazione.
Una mini discarica ai piedi della scalinata settecentesca.
E ancora Piazzale Civiltà del Lavoro ad angoli con Viale Don Orione. Dentro l’area a verde a pochi passi dal deposito dal comune e dal comando dei vigili urbani.
E ancora Via Roma ad angolo via Prevosto Pulvirenti.
Una discarica lungo la strada che collega via Scala Vecchia con Via Leoncavallo in territorio di Belpasso.
Un altro ‘deposito’ di rifiuti si trova in Via dei Normanni.
Siamo sicuri che l’assessore Luigi Gulisano, che in questi mesi si è dato assai da fare, adotterà la linea dura per porre fine o arginare questa indecenza.