Adrano, prontuario per la ripartenza della tartaruga: i cittadini non possono reggere altri 3 anni così

Adrano, prontuario per la ripartenza della tartaruga: i cittadini non possono reggere altri 3 anni così

Probabilmente non c’è più nulla da scoprire.

Dopo due anni di governo locale, è difficile che l’amministrazione D’Agate abbia qualche carta segreta che sappia imprimere alla propria azione un cambio di passo rispetto al passo di tartaruga che abbiamo ammirato sinora.

Questa sera si riunisce il Consiglio comunale e sarebbe bene stilare una sorta di promemoria utile a scongiurare un lento e pericoloso scollamento tra cittadino e Comune.

Sebbene il primo cittadino insista con il suo ostinato ‘mutismo’, non ci stancheremo di ripetere che è indispensabile che egli parli alla città e spieghi cosa intende fare in questi 3 anni rimanenti di sindacatura. Un giudizio sui due anni precedenti i cittadini ce l’hanno già ed è fin troppo evidente che non è positivo.

D’Agate dica ai cittadini se questi due anni sono serviti a rodare alcuni meccanismi, un ‘warm up’ amministrativo che si trasforma in una corsa veloce per il tempo che rimane.

Quale sarà, d’ora in poi, la scansione dei tempi di questa amministrazione? Le attese servono ad annunciare qualcosa. Se non arriva nulla, in termini di nuovi servizi e nuove realizzazioni, vuol dire che non si ha la capacità di smuovere e far funzionare questo corpaccione appesantito che è la macchina amministrativa.

Anziché tirare a campare, il sindaco D’Agate riesce a potenziare l’ufficio tributi per farlo diventare il motore drenante di nuove entrate per le casse del Comune?
L’ufficio tecnico ridotto al lumicino può trasformarsi in un nutrito gruppo di lavoro – come chiesto in Consiglio da Federico Floresta – in vista dell’imminente ‘assalto’ di pratiche previste per l’ecobonus?
D’Agate riaccenda i microfoni e da Palazzo Bianchi, rivolto a tutti gli adraniti, spieghi come e se cambierà la città con i soldi delle ‘Aree Interne’: quanti milioni di euro arriveranno e per che cosa saranno impiegati.

Certo è che questa città non è disposta ad accettare altri 3 anni di ‘belle statuine’.

Se D’Agate & co. vogliono esercitarsi nella meditazione Zen (due anni e mezzo per ‘riflettere’ sulla vicenda Enel Sole) lo facciano sulla propria pelle e non ai danni della comunità.

Perfino le ‘sane’ bastonate che alcuni consiglieri infliggono all’operato dell’amministrazione cominciano a venire a noia perché non sortiscono alcun effetto. Mai uno scatto d’orgoglio da parte del sindaco. “Questo è” sembra la parola d’ordine scelta dall’amministrazione per giustificare la mediocrità di azione.

Il vuoto siderale pare stia provocando la reazione indignata di alcuni consiglieri, pronti a promuovere la mozione di sfiducia: una sciagura che andrebbe evitata.

A quel punto, infatti, l’inazione amministrativa passerebbe in secondo piano per cedere il passo a un minuetto ipocrita dove la ‘sopravvivenza’ dei consiglieri avrebbe la prevalenza su tutto il resto. E così, con una mozione respinta, la tartaruga apparirebbe una lepre agli occhi degli altri.

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