E’ una corsa contro il tempo quella dei soccorritori per salvare centinaia di balene spiaggiate in Tasmania: 90 sono morte e altre 180 rischiano la stessa fine se non saranno riportate in mare.
L’insenatura di Macquarie Harbour sulla costa occidentale della Tasmania e’ nota per essere un punto caldo per lo spiaggiamento delle balene, ma si ritiene che questo evento sia il peggiore degli ultimi dieci anni, con il branco di 270 di balene sparpagliato su due banchi di sabbia e una spiaggia.
Il biologo marino di Parks and Wildlife Services, Kris Carlyon, ha spiegato al Guardian che il salvataggio potrebbe richiedere un certo numero di giorni: “Non sappiamo quanto tempo ci vorra’.
La fase di oggi sara’ fondamentale per determinare cosa e’ possibile fare e poi dovremo affrontare altri fattori come il tempo e le maree. Questa mattina proveremo un paio di cose.
Metteremo a galla diversi animali e valuteremo il comportamento.
Quindi l’intera operazione dipende da come questi animali reagiscono una volta che hanno l’acqua sotto di loro e sono liberi di galleggiare”.
Carlyon ha detto che i soccorritori dovranno fare il triage degli animali, facendo galleggiare prima quelli con le migliori possibilita’ di sopravvivenza e nei luoghi di facile accesso, dato che molte balene sono finite in zone che le barche non possono raggiungere.
Finora, ha spiegato il biologo, un terzo dei mammiferi sono gia’ morti. Ma per fortuna le condizioni climatiche fresche e umide hanno dato agli altri una buona possibilita’ di sopravvivenza.
“Queste sono balene pilota a pinne lunghe, sono una specie piuttosto robusta… Dato che sono bagnate, sono fresche, abbiamo un tempo davvero adatto, in realta’ e’ piuttosto brutto la’ fuori per le persone a terra, ma per quanto riguarda le balene, e’ l’ideale”, ha detto. “Se le condizioni rimangono le stesse, possono sopravvivere per un bel po’ di giorni”.
Nic Deka, responsabile del controllo degli incidenti del Dipartimento dell’industria primaria, dei parchi, dell’acqua e dell’ambiente della Tasmania, ha detto che il team sta reclutando acquacoltori locali per i soccorsi. “Sono stati abbastanza generosi da fornire alcune barche, attrezzature e personale. Quindi ne approfitteremo e lavoreremo con loro”.
L’operazione di salvataggio e’ iniziata oggi, e si prevede che si protrarra’ per tutta la settimana.