“Credo che abbia spinto tutti a riconoscere il valore imprescindibile della scuola. Anche quegli studenti che prima parevano viverla come un peso e un obbligo inutile.
Adesso la riapertura in presenza è una nuova sfida. Per quanto si possa investire in organizzazione, personale, attrezzature, procedure di sicurezza, penso che saranno la saggezza e la responsabilità dei giovani a fare la differenza. C’è una scuola da reinventare e da proteggere; forza ragazzi! contiamo su di voi!”.
Lo dice in un’intervista a La Repubblica la senatrice Liliana Segre.
“Credo che nessuno vorrebbe trovarsi nei panni della ministra Azzolina, che in questa emergenza ha dovuto esercitare l’arte della quadratura del cerchio. Mi ha ricordato quel film, Apollo 13, in cui gli astronauti si ingegnano riutilizzando i materiali che trovano a bordo per sopravvivere dopo un guasto a un’apparecchiatura”, spiega. Per Segre “è importantissimo che la scuola ricominci”.
Segre aggiunge: “Io seguo ciò che succede nel mondo della scuola con particolare partecipazione perché sento un legame molto forte.
Sia per essere stata privata da bambina della formazione, del contatto umano, della crescita emotiva e culturale da condividere con le mie compagne e i miei insegnanti, sia per avere trovato nella scuola cinquant’anni dopo, da testimone della storia, il luogo in cui potevo esercitare la mia missione.
Se guardo indietro, all’esperienza degli ultimi decenni, rivedo i visi di centinaia di insegnanti appassionati, che sono stati i miei più grandi alleati, e quelli di decine di migliaia di studenti, miei nipoti ideali, che mi hanno dimostrato di voler raccogliere quelle candele della memoria che io mi sforzavo di porgere loro. E di saperle tenere accese”, afferma la senatrice.