Sembra rientrata la protesta alla “Giovanni XXIII” di Paternò dove mercoledì un gruppo di mamme, i cui figli frequentano le aule del plesso scolastico di via Libertà, hanno manifestato le proprie perplessità sulla effettiva applicazione a scuola della “direttiva anticovid“, ossia il distanziamento di un metro tra gli alunni all’interno della stessa classe. Secondo i manifestanti tutto ciò non sarebbe stato adottato.
Tuttavia il resto dei genitori della “Giovanni XXIII” non avrebbe condiviso una simile protesta dissociandosi.
Ieri mattina all’interno del plesso scolastico di via Libertà si è tenuto un incontro tecnico organizzato dal sindaco Nino Naso, al quale hanno partecipato anche i dirigenti scolastici del secondo circolo didattico ”Giovanni XXIII” e del comprensivo “G.B.Nicolosi”. Le due scuole si dividono il plesso di via Libertà. Presenti alla riunione i rappresentanti dei genitori delle due scuole.
Il sindaco, prima dell’inizio del confronto, ha effettuato un sopralluogo dentro le classi accertando che il distanziamento di un metro tra ogni alunno sarebbe stato rispettato.
Nel corso della successiva sono state affrontate diverse problematiche: assistenza igienico personale per gli alunni portatori di handicap, i quali saranno assistiti non solo del personale Ata, ma anche dalle operatici che fino allo scorso anno facevano parte di una cooperativa che aveva vinto l’appalto per tale servizio.
I dirigenti delle due scuole hanno evidenziato che sono state rispettate le direttive anticovid e che tutte le modalità di approccio a scuola sono pubblicate sui siti ufficiali delle scuole.
Il sindaco Naso ha inviato tutte le parti alla collaborazione e al dialogo, evitando polemiche inutili.
