Elezioni, in Sicilia 61 Comuni al voto il 4 e 5 ottobre: nel Catanese Bronte e Trecastagni le sfide più appassionanti

Elezioni, in Sicilia 61 Comuni al voto il 4 e 5 ottobre: nel Catanese Bronte e Trecastagni le sfide più appassionanti

Una sfida elettorale che si snoderà in 61 tappe: tanti sono i Comuni siciliani che andranno al voto il 4 e 5 ottobre per il turno di Amministrative previsto originariamente a primavera ma rinviato all’autunno a causa dell’emergenza Covid-19.

Coinvolte città e piccoli centri per una popolazione complessiva di 738.406 abitanti.

In 45 comuni si andrà al voto con il sistema maggioritario, mentre per 16 grandi centri sarà utilizzato il sistema proporzionale. Nei comuni che andranno al voto con il proporzionale l’eventuale ballottaggio scatterà qualora nessuno dei candidati dovesse raggiungere il 40% dei voti al primo turno.

I COMUNI DEL CATANESE DOVE SI VOTA

In provincia di Catania si voterà a Bronte, Mascali, Milo, Pedara, San Giovanni La Punta, San Pietro Clarenza, Tremestieri Etneo e Trecastagni. Quest’ultimo Comune era stato sciolto per mafia nel maggio di due anni fa.

LE SFIDE IMPORTANTI SENZA L’ASSE PD-M5S

Le sfide piu’ importanti sono quelle di Agrigento e Marsala, grossa città della provincia di Trapani: in entrambi i casi l’asse Pd-M5S, che regge il governo Conte a Roma e che sta trovando diverse intese all’Assemblea regionale siciliana nella comune opposizione al governo Musumeci, non si riproporrà. Sia ad Agrigento che a Marsala, infatti, dem e pentastellati sosterranno candidati diversi, almeno al primo turno. L’intesa Pd-M5s e’ stata messa in atto soltanto a Termini Imerese (Palermo) e a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). Ad Agrigento sara’ corsa a cinque: il nome da battere e’ quello del sindaco uscente Calogero Firetto, sostenuto dal Pd, da alcune liste civiche e da forze provenienti dal vecchio Ncd di Angelino Alfano. In campo nella sfida all’ombra dei templi anche l’ex sindaco Marco Zambuto, che ha incassato l’ok di Forza Italia, Udc e Diventera’ bellissima. Centrodestra diviso, dal momento che Lega e Fratelli d’Italia appoggeranno la candidatura di Daniela Catalano, attuale presidente del consiglio comunale. Tra i pretendenti anche l’ex assessore Franco Micciche’, sostenuto da liste civiche e dal movimento Vox Italia, e la consigliera uscente del Movimento cinque stelle Marcella Carlisi. Possibile un sesto nome, quello della consigliera uscente Angela Galvano:
su di lei convergerebbero i Centopassi di Claudio Fava, Articolo 1 e alcuni movimenti civici.

Anche a Marsala sei candidati sindaco e un esercito di circa 400 aspiranti a un posto in Consiglio. Il centrodestra, con l’esclusione della Lega, prova a scalzare l’uscente Alberto Di Girolamo (Pd) e schiera l’ex deputato nazionale Massimo Grillo, che avra’ a supporto nove liste. Per Di Girolamo, che ha incassato anche il sostegno del movimento I
Centopassi di Claudio Fava, ci saranno cinque liste. Corsa solitaria per il Movimento cinque stelle, che gioca la carta Aldo Rodriquez, consigliere comunale uscente. In corsa anche Mario Figlioli, con due liste civiche, e Sebastiano Grasso, quest’ultimo con il movimento Arcobaleno. Il sesto nome sara’ quello della Lega, che non e’ riuscita a entrare nell’accordo con Grillo: nelle prossime ore sara’ ufficializzato il candidato del Carroccio. Voci non confermate vogliono in campo l’europarlamentare Annalisa Tardino.

Trattative saltate tra Pd e Movimento cinque stelle a Enna, il secondo dei due capoluoghi al voto: qui i grillini schierano la consigliera comunale uscente Cinzia Amato, mentre il Pd e l’Udc puntano su Dario Cardaci. Tentera’ la riconferma il sindaco uscente Maurizio Dipietro, sostenuto da uno schieramento civico.

La Lega ha scelto Giuseppe Savoca, consigliere comunale uscente.

Il quinto candidato e’ Maurizio Bruno (Cives).

Ad Augusta, grosso centro del Siracusano, la candidatura dell’uscente Cettina Di Pietro, una delle prime fasce tricolori del Movimento cinque stelle in Sicilia, ha bloccato sul nascere ogni dialogo tra il mondo pentastellato e il Pd. I dem non presenteranno simbolo, dividendosi tra la candidatura di Pippo Gulino, che avra’ a sostegno tre liste civiche, e quella di Massimo Carrubba: quest’ultimo potra’ contare anche sul mondo della sinistra cristallizzatosi attorno alla lista Democratici e progressisti. La Lega e Fratelli d’Italia sosterranno Massimo Casertano, guida del Carroccio nella cittadina siracusana, mentre nel campo del centrodestra spunta la candidatura di Peppe Di Mare.

Intesa raggiunta tra Pd e Movimento cinque stelle lungo l’asse tirrenico che da Termini Imerese (Palermo) porta a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). Nella citta’ del sogno Fiat svanito, i dem sosterranno la consigliera uscente Maria Terranova, gia’ collaboratrice del deputato Salvo Siragusa all’Ars ed eletta tra i facilitatori del movimento.

Regista dell’operazione il deputato regionale pentastellato Luigi Sunseri, che ha ricevuto l’avallo del Pd e dei Centopassi.

Centrodestra diviso tra la candidatura di Francesco Caratozzolo, che ha dalla sua Forza Italia, il movimento del governatore Musumeci Diventera’ bellissima e la Lega, e Anna Amoroso (Cantiere popolare, Udc e Fratelli d’Italia). Nel comune piu’ grande fra quelli chiamati al voto nella provincia di Palermo ci prova anche Paola Vallelunga, con il sostegno di due liste civiche.

A Barcellona Pozzo di Gotto Antonio Mami’, che arriva dall’esperienza della sinistra civica, puntera’ su quattro liste, tra cui quelle del Pd e del Movimento cinque stelle. Il centrodestra compatto ha scelto Pinuccio Calabro’. Outsider l’avvocato Giuseppe Sottile, espressione di Vox Italia.

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