Caltagirone, 1,3 mln per ristrutturare la masseria del boss Rampulla: bene confiscato alla mafia

Masseria Bongiovanni, bene confiscato alla mafia che rientra fra gli immobili affidati in concessione gratuita per 20 anni, in questo caso alla Caritas diocesana, sarà ristrutturata con i fondi Pon legalità (oltre un milione e 300 mila euro).

Masseria Bongiovanni, bene confiscato alla mafia che rientra fra gli immobili affidati in concessione gratuita per 20 anni, in questo caso alla Caritas diocesana, sarà ristrutturata con i fondi Pon legalità (oltre un milione e 300 mila euro).

Lo rende noto il Comune di Caltagirone, che ha avuto finanziato il progetto nell’ambito dell’iniziativa “Testimoni terre liberate” del ministero dell’Interno.

In poche settimane, afferma la nota, sara’ individuata l’impresa che dovrà eseguire i lavori sui fabbricati, fra quelle che, entro giovedì 10 settembre, avranno presentato la propria offerta al Mepa (Mercato elettronico della pubblica amministrazione).

Gli interventi saranno finalizzati alla riattivazione dell’uliveto, del vigneto e del mandorleto, al recupero dei fabbricati con la realizzazione di un palmento e all’avvio di varie attività sociali.

Si tratta di terreni agricoli, per circa 32 ettari, con annessi fabbricati rurali. I fondi e i fabbricati in questione si trovano in località Renelle – Bongiovanni e sono i beni confiscati in applicazione della legge contro la criminalità organizzata a Sebastiano Rampulla, morto nel 2010.

“In questi mesi – afferma il direttore della Caritas diocesana, don Luciano Di Silvestro – abbiamo gia’ investito oltre 300mila euro per rifare tutta la recinzione e rimettere in sesto i terreni per l’impianto delle colture. Sono state impiegate 12 persone, scelte anche fra le appartenenti alle famiglie più bisognose, che si sono alternate nelle diverse attività di manodopera”.

“Siamo ormai a un passo – dichiara il sindaco Gino Ioppolo – dal raggiungimento di un risultato rilevante per la nostra comunità sia da un punto di vista simbolico che concreto, con il recupero di questo bene e il suo utilizzo secondo una funzione altamente sociale”.

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