Non ce l’ha fatta un randagio che è stato seviziato e dato alle fiamme da una o più persone.
A dare l’annuncio delle ferite riportate dal cane è Massimo Anicito, presidente dell’ associazione “Cuori Randagi” in un video diffuso nel tardo pomeriggio di ieri sulla pagina social dell’associazione.
La cattiveria è un pozzo senza fondo si legge nel post.
Nel video Anicito descrive ciò che è avvenuto riportando la testimonianza di alcuni ragazzi che hanno messo in fuga coloro che hanno seviziato il randagio. Anicito appare scosso per quanto accaduto e parla di un famigliola composta da una “persona grande, uno più giovane e un bambino”.
A raccontare il tutto al volontario alcuni testimoni, i quali parlano di questi soggetti che avrebbero lanciato una pietra al cane il quale è fuggito da un probabile tentativo di dargli fuoco. “Il cane – racconta Anicito – si è divincolato e caduto in un ruscello: questi signori hanno iniziato a picchiare il cane e a tirargli una pietra, un grosso masso in testa”.
Successivamente alcuni ragazzi hanno messo in fuga la famigliola, salvando l’animale.
“Il cane è ustionato, ha la mascella spaccata- prosegue Anicito- varie ferite. Non sembra grave. Stiamo aspettando i soccorsi veterinari. Speriamo di individuarli.”
In serata, però, arriva la notizia della morte del cane come è riportato sulla pagina “Facebook” dell’associazione:
“Con rammarico comunichiamo che purtroppo l’animale non ce l’ha fatta. Troppe le ustioni e le sevizie”.