Bronte, il ministro Provenzano lancia la ricandidatura di Calanna: “Tornerò qui per festeggiare la tua vittoria”

“Calanna è un esempio di buona amministrazione. Tornerò a Bronte per festeggiare la sua rielezione”.

Dal palchetto di Piazza del Rosario della città del pistacchio, il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano (Pd) lancia la campagna elettorale del sindaco uscente Graziano Calanna. Il giovane ministro, presente nell’Isola in molti comuni chiamati alle urne per le amministrative, dimostra di tenere in maniera particolare a Calanna e prima di salire sul palco chiede di vedere opere e interventi realizzati dall’amministrazione. Ad accompagnare Provenzano ci sono i vertici regionali e provinciali del Partito democratico, Anthony Barbagallo e Angelo Villari.

Mandano i propri saluti, a sostegno della candidatura di Calanna, il deputato regionale Luca Sammartino e la senatrice Valeria Sudano. Presenti anche esponenti dell’Udc di Catania.

Davanti a un centinaio di cittadini e sostenitori – disposti in maniera ordinata e con l’obbligo di mascherina, nel rispetto delle normative – il sindaco Calanna snocciola l’elenco delle cose fatte. “Quando mi sono insediato – ricorda – ho subito costituito un gruppo di progettazione per attingere ai finanziamenti europei. Insieme, caro ministro, abbiamo fatto un lavoro straordinario e i risultati sono sotto gli occhi di tutti brontesi”.

Calanna, davanti al ministro ‘Peppe’, manifesta il proprio disappunto per l’esclusione di Bronte – da parte della Regione – dall’elenco delle Zes: “La nostra zona artigianale, fiore all’occhiello di tutta la Sicilia, avrebbe beneficiato delle agevolazioni fiscali previste dalle zone economiche speciali. E invece il presidente Musumeci ci ha esclusi”.

Il ministro Provenzano si sofferma sul Piano Sud da lui presentato poco prima dell’esplosione della pandemia e che si rivela indispensabile: “Parla di scuola e sanità – osserva Provenzano – e ci dice che dobbiamo smetterla di considerare che lo sviluppo debba concentrarsi sulle grandi città così da spogliare dei servizi i territori”.

Poi, rivolto al Governatore Musumeci – nei confronti del quale non ha lesinato critiche feroci in queste ore sul braccio di ferro Regione-Viminale – il ministro parla dell’Isola: “Questa idea che al politica deve servire a far diventare la Sicilia bellissima. Voglio dirlo a Musumeci con il massimo rispetto istituzionale: la Sicilia è già bellissima, presidente. Il nostro compito è renderla vivibile. Vivibile soprattutto per quelli che ci abitano e che se hanno un ospedale che funziona non debbono lasciare la propria terra”.