Con lo spettacolo I Messaggeri mercoledì 26 arriva a Scolacium, nell’ambito di Armonie d’Arte Festival (Cz) per la prima volta Emma Dante.
Lo spettacolo-concerto tratto da Euripide e Sofocle, con canti e musica dei Fratelli Mancuso, è un racconto che accosta i messaggeri delle tragedie greche ai nostri messaggeri contemporanei, portatori di dolore e lutto.
Scrive la regista nelle note dello spettacolo: Per circa settanta giorni, alle 18. in punto, arrivava il bollettino della Protezione Civile. A quell’ora mollavamo tutto e ci piazzavamo davanti alla tv per ascoltare l’epilogo delle ultime ore.
Quante persone contagiate e soprattutto quanti morti? La nostra giornata in quarantena era scandita da notizie tremende che non dimenticheremo mai più. È un dolore che non si può dire con le parole, dice il Messaggero di Eracle prima di raccontare il crimine orrendo che l´eroe compie contro la sua stessa progenie’’.
”Se accostiamo il racconto della Protezione Civile a quello delle tragedie greche, tra il nostro bollettino e la narrazione dei messaggeri troveremo molte analogie -spiega ancora Emma Dante- Il messaggero arriva più o meno verso la fine della giornata in cui si svolge la storia e rivolgendosi direttamente al pubblico, come in un telegiornale, descrive per filo e per segno il racconto dell’orrendo evento.
Strutturalmente l’episodio del messaggero è svincolato dal resto della tragedia e resta un racconto a sé stante con un inizio, uno svolgimento e una fine. Contiene nel suo messaggio la parte più cruenta, quella che rende la storia insopportabile al cuore e alla mente.
Parla, dicci cos’è accaduto agli infelici, lo esorta il Coro. E il Messaggero comincia. Senza risparmiarci i particolari che sono punte di coltelli affilati. Attraverso il processo doloroso della catarsi, cerca di impietosirci per mondare il corpo e l’anima da ogni contaminazione”.