“Cosa faremo allo scadere della mezzanotte? Se i soggetti che sono chiamati a dare attuazione all’ordinanza del presidente della Regione non dovessero farlo rimarra’ solo una strada: quella di rivolgerci alla magistratura, scriveremo alla Procura della Repubblica poichè ci troveremo davanti a una palese omissione in un contesto di epidemia”.
Lo ha detto il governatore siciliano, Nello Musumeci, a Catania, rispondendo nel corso di una conferenza stampa convocata per illustrare la propria ordinanza sullo sgombero degli hotspot e dei centri di accoglienza per migranti.
“Se, invece, il governo dovesse impugnare l’ordinanza faremo valere le nostre ragioni, e il Viminale le sue, nelle sedi opportune”, ancora il presidente della Regione Siciliana.
Musumeci ha poi descritto un terzo scenario:
“Se il governo non dovesse scegliere queste due strade e dovesse venire incontro a una legittima richiesta può chiederci due, tre, cinque o otto giorni di tempo per trovare la possibilità di ricollocare i migranti e mettere i sigilli in tutti i centri di accoglienza dell’Isola, con buona pace di un certo ‘buonismo ipocrita’, e così porremo fine a questa indecorosa pagina”.
Per Musumeci, quindi, la soluzione e’ quella di chiudere i centri: “Se non lo fanno loro lo faremo noi con i nostri uomini”, ha chiosato.