A rischio i 47 posti di lavoro del call center che si occupa del centro unico di prenotazione della Sanità catanese.
A darne notizia è la Uil che meno di 24 ore addietro ha avuto un confronto con il direttore amministrativo dell’Asp etnea Giuseppe Di Bella: “L’Azienda sanitaria provinciale ha prontamente risposto alla nostra richiesta di confronto sulla vertenza Wami-Olomedia che investe l’essenziale servizio svolto dal Centro unico di prenotazione, il Cup, per le prestazioni mediche.
Siamo preoccupati tanto per i cittadini, utenti del Cup, quanto per le lavoratrici e i lavoratori di Wami-Olomedia”. Lo affermano i segretari di Uil-UilCom-Uil Fpl Catania Enza Meli, Gaetano Cristaldi, Concetto Sicali e Stefano Passarello.
Il provvedimento di revoca del contratto da parte dell’Asp sarà operativo il 17 settembre, data nella quale dovrebbe peraltro pronunciarsi il TAR su ricorso dell’impresa.
Gli esponenti di Uil-UilCom-Uil Fpl si dicono allarmati per quello “che è stato e quello che sarà del Centro di prenotazione medica, cui si rivolgono migliaia di cittadini di Catania e provincia.
Lo stesso allarme abbiamo lanciato e ribadiamo adesso per la sorte di 47 lavoratrici e lavoratori che, insieme alle loro famiglie, vivono da mesi in una condizione di inaccettabile incertezza. Abbiamo ripetuto in queste ore che sarebbe ingeneroso e controproducente privarsi del patrimonio umano e professionale rappresentato dal personale del call-center, che ha sede ad Aci Castello”.
I sindacalisi lanciano un appello al prefetto di Catania in merito alla vicenda dei lavoratori che si occupano del CUP della sanità catanese.