Adrano, all’alba in Piazza S. Agostino contro il caporalato: Iniziativa della Cgil

Adrano, all’alba in Piazza S. Agostino contro il caporalato: Iniziativa della Cgil

Prosegue l’iniziativa della Cgil “Isola senza catene” contro il caporalato. Ieri all’alba, intorno alle ore 4 tappa ad Adrano in Piazza in piazza S.Agostino.

Un orario che ha permesso di incontrare i lavoratori più a rischio di essere selezionati dai cosiddetti “caporali” o di essere vittima del lavoro nero.

Presenti, oltre al segretario generale della Camera del lavoro di Catania, Giacomo Rota, e al segretario generale della Flai catanese Cgil Pino Mandrà, anche la segretaria di Flai nazionale Tina Balì, il segretario generale di Flai Sicilia, Tonino Russo, i segretari generali di Fillea e Filcams Catania, Giovanni Pistorio e Davide Foti, e Stefano Materia della Cgil Catania.

In mattinata i sindacalisti hanno anche incontrato i lavoratori della Cantine Planeta a Passo Pisciaro, per una partecipata assemblea.

“”Lʼemergenza Covid-19 non ha di certo fermato la storica battaglia della Flai sul lavoro nero e sul caporalato.

La Legge 199/2016 è stata un passaggio essenziale, ma da sola non è risolutiva- spiega Pino Mandrà – poiché necessita di altri provvedimenti idonei a completare il percorso iniziato e a mettere fine alle illegalità che continuano a manifestarsi nei campi, non esclusi i nostri territori che, in certi casi, sembrano abbandonati dallo Stato.

Lʼapprodo non può che essere la riforma del mercato del lavoro in agricoltura e del collocamento. Facciamo fatica ad accettare che a quattro anni da quella legge denominata “anti caporalato”, nelle campagne gli intermediari siano ancora i caporali”. Secondo la Flai Cgil è necessario che lʼassunzione dei lavoratori avvenga mediante il controllo pubblico; il sindacato ha chiesto al Governo nazionale che completi il lavoro iniziato con la 199.

“Da tre anni sollecitiamo anche una cabina di regia territoriale, ripetendo quanto avviene con successo in Campania, Calabria ed in alcune province pugliesi. In questa direzione chiediamo a Inps e Prefettura di irrobustire analisi e verifiche, creando una cabina di regia provinciale, cucita su misura per i bisogni del territorio etneo- ha detto Mandrà- Abbiamo apprezzato la sanatoria del governo nazionale che finalmente ha offerto la possibilità di regolarizzare i lavoratori migranti, anche se le “maglie strette” della regolarizzazione hanno lasciato esclusi molti lavoratori destinati ad ingrossare il limbo del lavoro nero in agricoltura. E a questo bisognerà porre rimedio”.

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