Gli impianti sportivi della città di Paternò cadono a pezzi, ad eccezione dello stadio “Falcone- Borsellino” dove l’amministrazione comunale guidato da Nino Naso ha prestato una certa attenzione (ma c’è ancora molto da fare) nel rendere l’impianto adatto per la gare interne del Paternò squadra che adesso militerà nella serie D.
Il resto dell’impiantistica sportiva cittadina lascia a desiderare e di tanto. Ultimo esempio di impianto lasciato senza manutenzione è lo stadio “Totuccio Bottino”.
Una parte della recinzione esterna (un cancello e della rete metallica) è collassata su stessa e rappresenterebbe un pericolo per tutti coloro che stazionano nei pressi della zona dello stadio dove si è registrata la caduta della recinzione, provocata probabilmente dal maltempo delle scorse ore: crollo accompagnato dalla scarsa manutenzione dell’impianto.
Non solo: il ‘Totuccio Bottino’ necessita di altri interventi soprattutto negli spogliatoi e nel terreno di gioco in terra battuta.
Guardando a 360 gradi l’intera impiantistica alla quale l’ex assessore Vito Rau – appena insediatosi – stava provando ad intervenire, possiamo osservare delle criticità al Palazzetto dello Sport di via Bologna, ai campi da tennis di Largo Antonio Torrisi, al campo di calcio “Piero Parisi” di zona Ardizzone e a quello di softball di via Giovanni Verga.
Impianti che cadono a pezzi, vetusti, sui quali è necessario un intervento da fare con estrema urgenza e rapidità.
La piscina Giovanni Paolo II, a meno di problemi di cui non si è a conoscenza, non necessita di urgenti lavori di manutenzione straordinaria.
Sono tanti i giovani che praticano lo sport e le società attive sul territorio che molto spesso si scontrano con l’inadeguatezza dell’impiantistica.
Per ovviare a questa situazione non certo ottimale in cui versano le strutture sportive, il Comune di Paternò potrebbe attivarsi subito facendo ricorso ai mutui sportivi.
In particolare la Regione Siciliana è pronta a mettere a disposizione 50 milioni di euro per la concessione di mutui finalizzati a investimenti destinati a migliorare la sostenibilità degli impianti sportivi dell’Isola, ad acquisire le relative aree e ad acquistare immobili da utilizzare per attività sportive o strumentali ad esse.
Lo prevede la convenzione stipulata tra la Regione Siciliana, l’Irfis, il Coni e l’Istituto per il credito sportivo (Ics). Si tratta di investimenti sia pubblici che privati. L’accesso ai ai mutui è riconosciuto non solo agli enti locali, ma anche ai privati che siano proprietari o gestori degli impianti.
Il comune di Paternò dovrebbe avere, il condizionale è d’obbligo, conservati nei propri cassetti alcuni progetti relativi al completamento dello stadio “Falcone- Borsellino” , ossia la realizzazione della Tribuna “B” con tanto di sala stampa; nonché quello relativo alla costruzione di una tensostruttura nell’area perimetrale del Palazzetto dello Sport.
Mentre si potrebbe riproporre il progetto della costruzione di uno stadio nella zona di Scala Vecchia: anni addietro l’assessore allo sport Gianfranco Romano aveva individuato l’area interna del comprensivo “G.B.Nicolosi” quale location per realizzare lo stadio.
Si potrebbe, inoltre, elaborare un preciso piano di recupero del velodromo Salinelle, che vede come partner non solo il Comune, ma anche la Città Metropolitana, la Regione e il Coni.
Qualora i progetti in precedenza menzionati non fossero del tutto completi, ma sarebbero da elaborare ex novo, consigliamo alla giunta comunale paternese di attivarsi il più presto possibile, magari incaricando un funzionario in grado di occuparsi solo della questione impiantista sportiva a livello progettuale.
E’ nell’ipotesi che non ci fosse personale comunale a eseguire tale lavoro, sarebbe opportuno esternalizzare l’incarico: il treno passa una sola volta.