Una foto in bianco e nero del governatore Nello Musumeci al centro di un manifesto che gronda sangue con la scritta ‘mozione di sfiducia’.
A postare l’immagine su Facebook è il parlamentare del M5s all’Assemblea regionale siciliana, Nuccio Di Paola, che scrive: “Appena ritirato il materiale informativo per la mozione di sfiducia al Presidente Musumeci. Contattatemi e mobiliatiamoci. Tutti i siciliani devono sapere quello che ha combinato e quello che non ha fatto in questi due anni e mezzo”.
Ma la locandina, ripostata dallo stesso presidente della Regione che scrive ‘Ogni commento sarebbe superfluo‘, ha già scatenato la bufera sui social. Tra i primi a intervenire e a fare quadrato attorno a Musumeci sono proprio gli assessori del suo governo. “Questa l’ultima ‘sparata’ del movimento cinque stalle: vomitevole e insulso – dice l’assessore al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro -. Quella colata di rosso sangue, che gocciola sul viso del Presidente Musumeci, desta preoccupazione e mi lascia sgomento. Cosa dobbiamo vedere ancora? VERGOGNA!!!!!”.
“Questo deputato seguace di un comico mentre il governo centrale affama la Sicilia cerca di creare ‘ammuina’ – scrive il vice presidente della Regione siciliana, Gaetano Armao, condividendo il post del pentastellato Di Paola – sperando di cavarsela con la propaganda più cialtronesca.
Di Paola sei solo un volgare primitivo che imbarbarisce il confronto. Risponderete ai siciliani della devastazione che state creando e di cui siete personalmente responsabili da mantenuti della politica ed inetti”.
Critica anche la collega di giunta con la delega alle Autonomie locali, Bernadette Grasso.
“Ci sta il confronto e soprattutto lo scontro politico: è il gioco delle parti, lo sappiamo e ci siamo abituati – dice -. Che si arrivi però a diffondere immagini imbrattate di sangue, degne del peggiore serial killer è un’offesa che va oltre l’agone politico, si tratta di nefandezze.
Capisco che il M5S sia in palese calo di consensi e cerchi di attirare l’attenzione ricorrendo ad ogni mezzo, ma così, con tali modalità, si tocca davvero il fondo. Al presidente Musumeci vanno la mia solidarietà, la mia stima e il mio affetto”.
LA DIFESA DELL’AUTORE: “NE’ SANGUE NE’ VIOLENZA. MUSUMECI FA LA VITTIMA”
“Musumeci, che adora fare la vittima e che sa benissimo che il volantino non contiene né sangue né alcuna forma di violenza – scrive Di Paola su Facebook -, lancia sui social una campagna di vittimismo e mi scatena contro assessori e sostenitori i quali si lanciano in una gara di offese e insulti”.
“Usano una tale violenza verbale – denuncia il parlamentare a Cinque Stelle – che il manifesto in confronto sembra un messaggio dei Baci Perugina. Mi danno del ‘primitivo, inetto, cialtrone, violento, insulso’ e mentre scrivo l’elenco cresce. Per non parlare dei messaggi minatori in privato dei suoi hooligan”.
Di Paola ammette che l’immagine del volantino pubblicata per promuovere la mozione di sfiducia, è “forte, quasi horror e rappresenta la rabbia dei siciliani e l’incubo che il governo Musumeci fa vivere
quotidianamente. Il retro del volantino (nella foto non si vede) contiene l’elenco dei motivi principali della sfiducia”.
Il manifesto rilanciato per primo dallo stesso Musumeci ha scatenato un vespaio di polemiche e critiche.
Parole pronunciate, ricorda Di Paola, dagli stessi che “ci paragonano al cancro (l’assessore Armao), gli stessi che postano l’immagine di Conte in manette (l’assessore Messina), gli stessi che dicono che il M5S è come l’Aids (Miccichè), gli stessi che hanno in giunta un ex massone e post fascista (l’assessore Samonà), gli stessi che accusano l’opposizione di ‘cretinismo’ e definiscono ‘poveretti’ e disonesti chi li critica (Musumeci).
Concludo. Ognuno può interpretare quell’immagine come meglio o peggio crede. Chi mi conosce sa benissimo (e sono sicuro lo sappia pure Musumeci) che sono assolutamente estraneo a qualsiasi forma di odio e che le mie azioni non sono mai foriere di violenza. E mi dispiace se ho urtato la sensibilità di qualcuno”.
“Per questo motivo, per evitare qualsiasi forma di incomprensione – conclude il pentastellato -, ho fatto preparare delle varianti più zuccherose del volantino. Aspetto ora che Musumeci mi dica quale preferisce.
E quale non gli toglie il sonno (visto che ha postato la mia foto a mezzanotte). Così poi non ha scuse per non dedicarsi ad altro. Tipo governare meglio la Sicilia. E se non sa da dove iniziare, gli consiglio di leggere il retro del volantino”.