Come Don Diego de la Vega, gli basta mettere in faccia una piccola mascherina nera e tutti a chiedersi: “Ma è Zorro!”.
Con un pizzico di sincerità in più dovrebbero dire: “Ma è Don Diego de la Vega con la maschera di Zorro”.
A Fratelli d’Italia di Paternò succede la stessa cosa.
E’ arrivato il momento di parlarne, ora che dal coordinatore provinciale è arrivata la sospensione dei 3 consiglieri tesserati Marzola, Sciacca e Paternò, componenti di Alleanza per Paternò, colpevoli di avere votato Sì alla mozione di sfiducia.
Quando non è necessario farsi riconoscere dentro la giunta Naso come ‘meloniani osservanti’, ci si presenta come i Don Diego de la Vega di qualcos’altro. Il vice sindaco Mannino, per dire, mette la mascherina nera di Zorro e dà l’ultimatum – assieme a Calenduccia e Natoli – agli amici di Rau invitandoli a non firmare la mozione. Il giorno dopo, in Consiglio, ai suoi consiglieri fa sottolineare, invece, la propria appartenenza a ‘Paternò On’ anziché a Fratelli d’Italia: oplà, è bastato un attimo e Zorro è volato via con il suo cavallo.
Va detto che tenere insieme il ‘diavolo e l’acqua ragia’ dentro la maggioranza Naso – la destra di La Russa e la sinistra del Partito Democratico – agli esponenti locali sembra non importare più di tanto. Sulle pagine del Corriere Etneo, qualche giorno fa, il segretario cittadino del Pd ha spiegato che i dem non hanno assessori dentro la giunta Naso. (leggi qui)
Asserzione veritiera alla quale va, però, aggiunto il fatto che il Pd è un puntello fondamentale dell’architrave nasiana, con il presidente del Consiglio e i suoi consiglieri.
La speciale formula alchemica sperimentata per Paternò – destra e sinistra insieme, a sostegno di un sindaco di centro lombardiano – susciterebbe l’ilarità degli osservatori nazionali (se solo puntassero i telescopi da queste parti) e scatenerebbe, proprio per questo, la rabbia dei leader nazionali – Giorgia Meloni e Luca Zingaretti – che sul ‘proscenio Italia’ sembrano darsele ogni giorno di santa ragione.
Sancirebbe, cioè, il principio universale che quando si tratta di spartire il potere, destra e ‘mancini’ un accordo lo trovano sempre.
I paternesi, e più in generale i cittadini, non sono però babbei. Questa presa per i fondelli dell’appartenenza intermittente a un partito l’hanno capita ormai da tempo. Sarà per questo che non si scompongono tutte le volte che nell’agone politico vedono arrivare Zorro: sanno che si tratta di Don Diego de la Vega, solo che ha la maschera.