Pozzetto festeggia 80 anni e diventa ‘papà’ di Sgarbi: “Magari a casa è diverso”

Pozzetto festeggia 80 anni e diventa ‘papà’ di Sgarbi: “Magari a casa è diverso”

Renato Pozzetto interpreterà Giuseppe Sgarbi in ‘Lei mi parla ancora’, il film di Pupi Avati, tratto dall’autobiografia del padre di Elisabetta e Vittorio Sgarbi.

Sarò proprio Giuseppe, bel ruolo. Certo che un figlio come Vittorio… ma magari a casa è diverso, chissà“, ironizza l’attore in un’intervista a ‘Repubblica’ rilasciata in occasione dei suoi 80 anni (li compie domani). Pozzetto confessa che c’è una sola cosa che gli manca: “mia moglie Brunella, morta nel 2009 dopo 42 anni di nozze felicissime. Mi manca ancora, anche se ho fantastici figli e nipotini”.

Mentre del lavoro è pienamente soddisfatti: “qualcosa di buono ho fatto”.

“Ho fatto 63 film, pure troppi, ma i produttori insistevano e i soldi fanno piacere. In ognuno portavo un po’ del mio umorismo, una gag… Ho fatto anche Sono fotogenico, Da grande, Il ragazzo di campagna”. Naturalmente c’è spazio per il sodalizio artistico con Cochi Ponzoni.

“Nato all’alba della vita. Eravamo bambini durante la Seconda Guerra Mondiale, quando fummo sfollati a Gemonio, nel Varesotto. Iniziammo a giocare lì, poi a Milano, e ogni estate sul lago. Per riempire il vuoto di certe giornate ci mettemmo a far musica, chitarra e armonica. Fino a che scattò il primo incontro. La nostra fortuna è aver fatto grandi incontri”.

Quelli con Piero Manzoni, con Velia e Tinin Mantegazza e con Bianciardi, Jannacci (“Ha dato a me e Cochi un metodo di lavoro, di creazione. Io l’avevo anche come medico. Una volta mi fece un’iniezione e se ne andò lasciandomi natiche all’aria”), Fo, Gaber. Poi la nascita del Derby: “Il luogo che ha inventato il cabaret contemporaneo. La gestione artistica fu data a Jannacci, chiamò me e Cochi, Boldi, Andreasi, Lauzi, Toffolo.

Ci chiamò ‘gruppo motore’ dovevamo trainare il locale in tutti i sensi: anche luci e cori. Grazie agli autori tv Terzoli e Vaime ci trovammo in Rai a Quelli della domenica. Una puntata, poi 6, poi 24, il successo in tv, pochi anni ma intensi: Il poeta e il contadino, La gallina, La canzone intelligente”. Fino a “Canzonissima” e “E la vita e la vita”.

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