Paternò, indignazione e lacrime di coccodrillo per l’incendio a Casa Coniglio: dopo le incursioni nessuno ha mosso un dito

Paternò, indignazione e lacrime di coccodrillo per l’incendio a Casa Coniglio: dopo le incursioni nessuno ha mosso un dito

“Condanno in maniera forte e determinata l’ultimo atto vandalico perpetrato ai danni di Casa Coniglio a Paternò. Sono al vaglio delle forze dell’ordine le immagini della videosorveglianza”.

A parlare a caldo – sul proprio profilo sociale – è il sindaco Nino Naso dopo aver effettuato il sopralluogo all’interno di “Casa Coniglio”, assieme a carabinieri e vigili del fuoco, giunto nell’immobile comunale subito dopo aver appreso dell’ennesimo atto vandalico ai danni della struttura pubblica che ospitava il centro diurno per anziani e alcune associazioni che seguono i giovani del quartiere.

L’immobile è chiuso al pubblico da ormai 4 mesi, ossia nel momento in cui ha avuto origine l’emergenza Covid-19.

Paternò, indignazione e lacrime di coccodrillo per l’incendio a Casa Coniglio: dopo le incursioni nessuno ha mosso un dito“Un atto che ha degli aspetti davvero strani per non dire inquietanti. Sono certo che saranno individuati gli autori di un gesto tanto vile che fa male non solo al sindaco e all’amministrazione comunale ma all’intera città”.

Naso non esclude che potrebbe trattarsi di una azione premeditata contro la sua amministrazione finalizzata a screditarla. Saranno comunque le forze dell’ordine a fare chiarezza sull’accaduto e accertare se trattasi di atto vandalico oppure se alla base c’è anche una finalità che va oltre il semplice atto scellerato di qualche stupido.

Le fiamme sono state appiccate da ignoti i quali intorno tra le 19.30 e le 20.00 hanno messo del materiale infiammabile in una delle porte d’ingresso in legno che si trovano al piano superiore. Il rogo ha danneggiato la porta e parte della stanza, annerendo il resto del primo piano.

Non solo fiamme ma anche altro: tutte le porte d’ingresso di Casa Coniglio, sia quelle al piano terra che quelle del piano rialzato, sono aperte o distrutte. Le stanze sono vandalizzate. All’esterno dell’edificio si trovano scaffali di armadio materiale per la didattica e per l’infanzia (vedi seggioloni o baby culla). Casa coniglio è priva di un sistema d’allarme.

Ieri, nell’apprendere la notizia, molti paternesi hanno provato l’amara sensazione che con Casa Coniglio stesse bruciando anche la residua speranza di vivere in una città normale. Non va taciuto che le ripetute incursioni dei mesi scorsi a Casa Coniglio imponevano un livello di attenzione più elevato e un controllo che, non si capisce perché, non sono stati esercitati.

Abbandonare al proprio destino una struttura, non dotare l’area di sistema di sorveglianza e poi indignarsi perché per la ‘milionesima’ volta i ‘barbari’ hanno fatto irruzione distruggendo tutto è esercizio assai sterile e inconcludente.

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