Per il MoVimento 5 Stelle di Paternò ciò che si è consumato ieri in Consiglio comunale è l’ennesimo atto offensivo nei confronti di una comunità da parte di un sindaco che invece di fare un “mea culpa” continua ad affossare una città.
“Prendiamo atto – si legge in una nota del gruppo consiliare pentastellato – che ieri sera la nostra mozione di sfiducia non sia passata ma non è stata una ‘sconfitta’ del M5S o di dieci consiglieri comunali di opposizione ma una grandissima occasione persa per questa città costretta a rimanere ostaggio dell’improvvisazione amministrativa. Ieri è venuta a mancare la coerenza da parte di chi critica l’attuale amministrazione da tre anni e il rispetto istituzionale nei confronti dell’assise civica da parte del primo cittadino, anche grazie alla ridicola imparzialità del presidente del Consiglio comunale, ma a questi atteggiamenti sfortunatamente ci siamo già abituati.
“Alle nostre criticità – continua la nota – sollevate sull’operato della giunta comunale (Prg, tombe di famiglia, anticipazioni di cassa, addizionale Irpef, Esa, Cda dell’Ama, randagismo, bilanci critici, impianti sportivi, ospedale etc)- continuano i tre consiglieri comunali – è stata raccontata l’ennesima favola di una Paternò che non esiste, di una città ormai invivibile e nella quale è inutile nascondere la polvere sotto il tappeto o riempirsi la bocca di parole d’amore perché così facendo non si potranno mai trovare le giuste soluzioni alle problematiche che attanagliano la nostra città.
“Il M5S è stato eletto per rappresentare la comunità all’interno dell’assise civica – concludono Martina Ardizzone, Claudia Flammia e Marco Gresta – e questo continueremo a fare senza mollare un millimetro perché, anche se inutile ribadire questo concetto, siamo paternesi ed è nostra intenzione migliorare il luogo dove viviamo.”