Con sette etichette nel Book 2021 ‘5StarWines’, prestigioso concorso del Vinitaly che premia i migliori vini d’Italia e i cui risultati sono appena stati resi noti, l’azienda vitivinicola Al-Cantàra di Randazzo (Ct) è la cantina dell’Etna con il maggior numero di prodotti selezionati, con degustazioni alla cieca, da una giuria internazionale di enologi, critici, sommelier e giornalisti specializzati.
Un risultato che la piazza al secondo posto su scala siciliana, preceduta dall’azienda Milazzo di Campobello di Licata, con otto vini nella sezione bio dello stesso concorso. Mentre a livello nazionale, grazie all’elevato punteggio raccolto, Al-Cantàra è sesta per il numero delle etichette in elenco.
Il criterio di valutazione della giuria 5StarWines – guida che segnala a wine lovers e ristoratori le cantine impegnate a migliorare i loro prodotti ed è distribuita nelle maggiori fiere di settore in Italia e all’estero – parte da 90 punti di qualità su 100 e Al-Cantàra si ritrova ai vertici della classifica, unica azienda dell’Etna, con ben 93 punti per il bianco ‘Luci Luci’ 2018 (Etna Bianco Doc da uve carricante) e il rosso ‘La Fata Galanti’ 2017 (Igp Terre Siciliane da uve nerello cappuccio); a seguire con 92 punti ‘Occhi di Ciumi’ 2018 (Etna Bianco Doc); con 91 ‘Cappiddazzu Paga Tuttu’ 2017 (Igp Terre Siciliane da uve cabernet sauvignon); seguono con 90 punti ‘Lu Veru Piaciri’ 2016 (Etna Rosso Doc da nerello mascalese), ‘Ciuri di Strata’ 2018 (Doc Sicilia Bianco) e infine ‘A Nutturna’ 2018, Igp Terre Siciliane da uve di nerello mascalese vinificate in bianco. Con l’emergenza sanitaria e lo stop alla fiera di Verona, l’edizione 2020 del concorso 5StarWines del Vinitaly è stata riformulata in versione digitale: si è infatti svolta a distanza, con campioni di vino degustati alla cieca e i giudici internazionali collegati in videoconferenza. Tutti i risultati sono consultabili qui https://bit.ly/2YGLsec, mentre la sezione bio è qui https://bit.ly/3i7VNaV.
”Avere sette dei tuoi vini segnalati in una guida di altissimo livello come la 5StarWines del Vinitaly – commenta Pucci Giuffrida – è un onore e una gioia immensa sia per chi li produce che per chi, in cantina, segue l’evoluzione e cura i dettagli dei vini. Il vino è un prodotto dell’uomo, dell’intuizione di un enologo che interpreta e valorizza le caratteristiche pedoclimatiche di terreni e contrade, e della fatica di chi tra i filari, dall’alba al tramonto, col sole o con la neve, perpetua gesti antichi in tutte le stagioni”.
“Per questo voglio condividere questo riconoscimento con tutta la squadra di Al-Cantàra: con il nostro enologo, Salvatore Rizzuto, che da anni valorizza ogni cultivar, dalla più antica vigna di pre-fillossera, testimone e memoria della grande biodiversità dell’Etna, a quelle più recenti; e condivido con le maestranze, uomini e donne dei paesi dell’Etna, storicamente legati alla cultura del vino e ricchi di saperi e know-how sui metodi di coltivazione tradizionale che Al-Cantàra, in fase di fermentazione, integra con soluzioni tecnologiche per migliorare l’espressione dei singoli vitigni”, aggiunge.
“Un riconoscimento, infine, che ci incoraggia a proseguire ed arricchire la produzione di Al-Cantàra con nuovi ‘linguaggi alcolici’ ai quali lavoriamo da tempo: sono in arrivo la Grappa e, in autunno, le ‘bollicine’, ossia lo spumante extra-brut metodo classico, che sta completando il ciclo di quattro anni di maturazione. Entrambi, com’è nostra tradizione, avranno un nome assai evocativo e legato alla letteratura e alla cultura siciliana”, conclude.