Con un lanciafiamme nella santabarbara dell’opposizione: con una dichiarazione che adombra il sospetto di un boicottaggio, il portavoce del sindaco di Paternò Andrea Di Bella scatena l’inferno tra le forze politiche che nemmeno il generale Massimo Decimo Meridio.
Comunicato con un post l’annullamento della festa per la promozione in serie D della squadra di calcio, Di Bella si rifà vivo sui social qualche ora dopo per vergare la dichiarazione che dà fuoco alle polveri:
“A Paternò – si legge – i festeggiamenti per la promozione del Paternò Calcio in serie D sono stati purtroppo sospesi e rimandati a data da destinarsi. Se venissi a sapere che in realtà i festeggiamenti sono stati in qualche modo boicottati dall’opposizione di questa città – o parte di essa – io non ne sarei affatto sorpreso”.
Un giro di parole, nemmeno tanto velato, per indicare gli avversari del sindaco Naso quali ‘guastatori’ della festa programmata.
Di Bella, giornalista, a dire il vero attinge al dizionario del sindaco e li definisce ‘opposizione di questa città’.
Per i gruppi consiliari di Alleanza per Paternò, Movimento 5 Stelle e Diventerà Bellissima si tratta di un’accusa infamante.
“Questa sera – si legge in una nota diffusa nel pomeriggio – eravamo pronti a partecipare alla festa per la Promozione in Serie D del Paternò calcio. Un grande traguardo che fa felice tutta la città e che nulla ha a che fare con la politica.
Eppure, dopo avere appreso dell’annullamento della manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale abbiamo letto le farneticazioni di personaggi che pure dovrebbero svolgere un ruolo di responsabilità all’interno dello staff del sindaco che lasciava intendere, velenosamente e vigliaccamente, accuse nei confronti dell’opposizione a proposito della mancata manifestazione di questa sera. Sul personaggio in questione ci penseranno le vie legali a chiarire la volgarità delle sue accuse”.
Querela annunciata, quindi, nei confronti di Andrea Di Bella che da ‘portavoce’ del sindaco si permette il lusso di essere la ‘voce’ di tutta l’amministrazione, senza che i rappresentanti di quest’ultima abbiano qualcosa da ridire.
“In una città – prosegue la nota – che è alle prese con questioni delicatissime, e che è attanagliata da una regressione senza precedenti, ci si permette il lusso di buttarla in caciara su qualunque cosa. All’amministrazione chiediamo di produrre tutta la documentazione inviata per ricevere le relative autorizzazioni.
Lo faccia per chiarezza. Da parte nostra, l’amarezza nel constatare che non si perde modo alcuno per scendere su terreno di bassissima lega. Una vergogna”.