L’auto distrutta dell’ex sindaco ed ex deputato Mancuso (in fumo anche altre due auto dei vicini di casa) e la casa in campagna di un ex assessore vandalizzata da ignoti.
Ce n’era in quantità per promuovere una seduta straordinaria del Consiglio comunale dedicata alla criminalità e, più in generale, alla legalità nel territorio.
Al Consiglio comunale, tenutosi ieri, hanno partecipato il dirigente del Commissariato di Polizia di Adrano, Paolo Leone, e il Comandante f.f. del Corpo di Polizia municipale di Adrano Giuseppe Gullotta. Presenti il sindaco D’Agate e alcuni assessori della sua giunta.
Sebbene siano passati gli anni terribili del Triangolo della morte – nella ‘geometria’ mafiosa uno degli angoli era detenuto da Adrano, gli altri due da Paternò e Biancavilla – ora sono tutti concordi nel sostenere che c’è in atto una sorta di emergenza sociale che impone una svolta all’insegna della legalità.
“Giorni fa – ha raccontato Paolo Leone della Polizia – sono stato in un paese della Sicilia e ho potuto notare che tutti – dico tutti – i giovani a bordo di un motorino portavano il casco. Questo non avviene ad Adrano. Ritengo che il cammino della legalità debba iniziare dal rispetto delle piccole regole, che poi piccole non sono. Chiedo al sindaco se è possibile una campagna cittadina per incentivare l’uso del casco protettivo”.
Di atteggiamento insolitamente collaborativo da parte dei cittadini ha parlato il Comandante dei Vigili urbani Gullotta: “Durante i giorni del lockdown – ha spiegato – abbiamo notato la disponibilità di tanti adraniti a fornire indicazioni utili per situazioni ritenute a rischio”.
Dai consiglieri comunali è venuta la richiesta di installare più telecamere in tutto il territorio comunale – compresa la zona delle Vigne – per poter meglio controllare il territorio e, inoltre, istituire una Commissione di Legalità che vigili sui fenomeni a rischio.