“Misura annullata per carenza di gravi indizi”: con questa motivazione il Tribunale del Riesame di Catania ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Fortunata D’Amico, 63 anni, difesa dall’avv. Pietro Scarvaglieri.
La ‘caminante’, nata a Sommatino ma residente ad Adrano, era stata arrestata il 20 maggio scorso a seguito del duplice tentato omicidio di Manuela Restivo (sua figlia) e del figlio di quest’ultima.
La valutazione dei fatti da parte dei giudici della quinta sezione penale non ha escluso che l’azione criminosa potesse essere stata il frutto “…di autonoma e contestuale decisione da parte degli aggressori” e non essere stato concordata con la D’Amico quando è scoppiata la lite familiare.
A seguito del diverbio Il compagno di Fortunata D’Amico, Salvatore Restivo di 58 anni, in un primo momento ha preso a bastonate la figlia della donna per poi organizzare una spedizione punitiva nel tentativo di uccidere lei e suo figlio.
Nei giorni scorsi ad altri 4 ‘caminanti’ coinvolti nella vicenda sono stati concessi gli arresti domiciliari.