“Nel giro di un mese 4 determine all’azienda di prodotti igienici dell’ex vicesindaco.
L’amministrazione, invece, dovrebbe dare direttive e offrire opportunità a tutte le attività commerciali esistenti nel territorio”.
A rendere noti i fatti è il consigliere comunale di ‘Vivere a colori’ Carmelo Santangelo che nell’ultima seduta consiliare ha puntato l’attenzione su 4 determine di affidamento per acquisto di beni e servizi per le quali non è stato applicato alcun criterio di rotazione.
In questi mesi, nell’ambito dell’emergenza Covid, il Comune di Adrano ha acquistato prodotti igienizzanti e dispositivi di protezione personale per gli uffici comunali di ricevimento al pubblico.
Sul piano sostanziale – come ha più volte spiegato il consigliere – nulla da eccepire: si tratta di atti del tutto regolari in forza di una legge che autorizza i Comuni, per importi inferiori a 5 mila euro, ad acquisire direttamente beni e servizi senza ricorrere al MePA (il mercato elettronico della pubblica amministrazione).
“Niente di illegittimo e niente di irregolare – osserva Santangelo – ma perché rivolgersi ad una sola ditta che è quella dell’ex vicesindaco? Lei, signor sindaco, è al corrente di quante attività ci sono ad Adrano che potrebbero far fronte alle esigenze del Comune? Almeno 20.
Ci facciamo belli dicendo che aiutiamo le attività e invece finisce che ci facciamo i fatti nostri: guanti, igienizzante, para-schizzi e altri presidi anti-Covid sono stati acquistati dall’azienda dell’ex vicesindaco.
“E’ una situazione che va esaminata – conclude il consigliere – per evitare che qualcuno possa pensare che ad Adrano ci sono attività commerciali che possono lavorare con il Comune e altre attività alle quali ciò viene impedito”.