Mascali, lanciano droga nel water e dal balcone per farla sparire: un arresto e una denuncia

Mascali, lanciano droga nel water e dal balcone per farla sparire: un arresto e una denuncia

I carabinieri della Stazione di Mascali, coadiuvati dai loro colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno arrestato il 25enne Orazio Mangano e denunciato un 46enne del posto, perché responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

I militari avevano teso la loro rete sui due personaggi che, da tempo, sospettavano essere i rifornitori dei consumatori di droga del mascalese.

In particolare pertanto, predisposto il servizio, si sono recati nella mattinata di ieri in via Manganaro presso l’abitazione di Mangano il quale, avvedutosi della loro presenza, ha tardato l’apertura della porta verosimilmente per disfarsi della droga custodita in casa.

In effetti i carabinieri, immediatamente recatisi nel vano adibito a bagno, a conforto della loro ipotesi hanno rinvenuto dei residui di marijuana sul water ma, in loro aiuto, è arrivato il fiuto del quattrozampe antidroga Ivan che, all’interno di un contenitore nascosto tra le pentole della cucina, ha trovato 15 grammi di marijuana suddivisi in dosi, mentre loro hanno rinvenuto un bilancino di precisione, il materiale occorrente per il confezionamento al minuto della droga e la somma di 520 euro, ritenuta provento dello spaccio.

Nel contempo, un’altra pattuglia dei militari si era recata presso l’abitazione del 46enne che, analogamente e per le medesime motivazioni, si attardava nell’aprire la porta d’ingresso, riuscendo nel contempo a disfarsi di un piccolo quantitativo di droga lanciandolo dal balcone.

Anche in questo caso i militari hanno rinvenuto residui di droga in bagno nonché, in un armadio, 5 dosi di marijuana ma, recatisi in mansarda, hanno avuto la sorpresa di rinvenire una piccola serra per la produzione di marijuana fai da te, corredata da luci per la generazione del calore ed un plateau con 15 piantine di cannabis indica pronte per essere invasate.

Mangano, come disposto dall’autorità Giudiziaria in occasione della celebrazione del rito direttissimo, è stato posto agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

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