Surroga del consigliere Sambataro e probabile elezione di un presidente del Consiglio provvisorio.
La seduta di stasera del Consiglio comunale di Paternò offre spunti interessanti per una lettura in filigrana della consistenza della maggioranza pro-Naso e delle forze di opposizione schierate contro.
Il Consiglio voterà stasera la surroga del consigliere Nino Valore che prende il posto di Filippo Sambataro, esponente del Pd e presidente del Consiglio tuttora agli arresti domiciliari, sospeso dalle cariche dopo il coinvolgimento nell’inchiesta sui falsi invalidi.
Nella scorsa seduta consiliare – con l’opposizione spaccata in due sulla scelta di votare o no il bilancio consuntivo – a guidare l’assemblea cittadina è stata la vicepresidente pentastellata Martina Ardizzone. Secondo alcune interpretazioni che stasera saranno esplicitate, è necessario eleggere un nuovo presidente del Consiglio temporaneo.
Se ciò dovesse accadere (non è escluso si chieda un parere agli uffici legislativi della Regione Siciliana e che, quindi, si rinvii lo stesso Consiglio) torna utile conoscere le manovre politiche messe in atto dal sindaco per puntellare la propria maggioranza. Naso è ben consapevole di avere le ruote sgonfie e per questo sta lavorando per tentare un ‘pit stop’ che faccia pendere dalla propria parte i numeri in Consiglio.
Nei giorni scorsi ha incontrato i consiglieri sammartiniani Cirino e Virgillito per pianificare un percorso comune che veda la futura Italia Viva (in Consiglio il gruppo non ha ancora adottato il marchio renziano) a fianco dell’amministrazione comunale. Forse per questo a Paternò è circolato in questi giorni con insistenza il nome di Cirino come prossimo presidente del Consiglio.
A fare da spartiacque e aprire un dibattito in città sarà sicuramente la mozione di sfiducia che il Movimento 5 Stelle ha tirato fuori dal cassetto – ne aveva parlato nel gennaio di quest’anno – per farla firmare ai consiglieri d’opposizione.