“Nello Musumeci non ci rappresenta.
La Lega in Sicilia non esiste: per questo chiediamo il ritiro della delega ai Beni culturali e le dimissioni del presidente della Regione”.
Cosi’ Domiziana Giorgianni, messinese, una delle promotrici della manifestazione organizzata ieri a piazza Parlamento, a Palermo, davanti Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana. Pullman provenienti da Messina, Catania e Trapani, e tanti venuti con mezzi propri da Siracusa, Ragusa, dall’interland palermitano. Presenti diverse centinaia di attivisti, studenti, cittadini.
Nessun vessillo di partito, solo bandiere giallorosse con la Trinacria, colonna sonora a base di marranzano e fischietti badando – bene – anche alle distanze di sicurezza e indossando le mascherine. “Non e’ accettabile dare spazio alla Lega in Sicilia – spiega Giorgianni – che ha sempre e solo insultato il Sud e la Sicilia.
Per questo stiamo raccogliendo le firme per presentare la nostra richiesta – ritiro della delega e dimissioni del presidente della Regione – ai capigruppo all’Ars”.
L’iniziativa e’ partita all’indomani della nomina del giornalista palermitano Alberto Samona’ ad assessore ai Beni culturali e all’Identita’ siciliana in quota Lega. E su Facebook attraverso il gruppo “No ai Beni culturali alla Lega Nord-Musumeci dimettiti” che, ad oggi, conta 47608 membri. “Musumeci ci ha sfidato e poi ci ha tradito: siamo qui per dire che Musumeci e la Lega Nord non ci rappresentano. La Lega Nord – ha detto Giorgianni – non e’ la benvenuta”. Tra le organizzatrici anche Loretta Nicolosi da Catania, Tiziana Albanese (dalle Madonie) e Ludovica Di Prima (Palermo).
“Chi da siciliano aderisce alla Lega – ha detto Tiziana Albanese – e’ anche peggio di un lombardo che almeno sceglie un partito che persegue gli interessi del Nord. E noi dovremmo stare a casa in silenzio mentre Musumeci svende la Sicilia al partito che ha sempre insultato la Sicilia e il Meridione”.