Paternò, nasce il comitato ‘Cimitero Nuovo’: chiede al Comune di ultimare l’iter per le tombe già pagate

Cimitero Nuovo Paternò

Nasce a Paternò il Comitato “Cimitero Nuovo”, composto da cittadini che hanno acquistato per 7500 euro un area cimiteriale dove poter successivamente costruire la tomba di famiglia.

Si tratta di persone che oltre due anni addietro hanno “risposto” al bando del Comune di Paternò, il quale metteva in vendita all’interno del cimitero di Via Balatelle delle aree cimiteriali sulle quali realizzare 270 tombe.

A distanza di due anni solo poco più di 200 sarebbero le aree assegnate; affinché il Comune potesse piazzare gli altri 60 spazi in cui fabbricare la tomba, la giunta comunale guidata da Nino Naso ha riaperto con la delibera datata 22 maggio i termini del bando.

Tuttavia coloro che fino adesso hanno sborsato l’intera somma per l’acquisto dell’area, stanchi di aspettare si sono costituiti in Comitato. Nei giorni scorsi una delegazione di quest’ultimo ha avuto un incontro col sindaco Naso per avere delucidazioni sul perché del ritardo sulla realizzazione.

Il Comitato ha avuto delle rassicurazioni che a breve la situazione si sarebbe sbloccata. Sabato mattina i componenti del Comitato si sono ritrovati dinnanzi al cancello d’ingresso del cimitero di Via Balatelle proprio per coordinarsi tra di loro e confrontarsi anche con alcuni consiglieri comunali.

Infatti l’assise civica paternese a breve si riunirà in una seduta straordinaria e urgente proprio per dibattere sul ritardo nella realizzazione delle tombe di famiglia. In un articolo uscito sul quotidiano “La Sicilia” a firma di Mary Sottile, l’assessore con delega ai servizi cimiteriali Ezio Mannino aveva specificato che il ritardo maturato è stato determinato “dal fatto che l’amministrazione comunale ha voluto concedere ai cittadini che non hanno versato le somme in tempi brevi, di ottenere più tempo. Contiamo di appaltare l’opera entro l’anno”.

Intanto dalla prossima settimana inizierà il trasloco delle salme, circa 250, seppellite provvisoriamente in loculi e tombe acquistati in vita dai proprietari. Saranno comunque un centinaio le bare che troveranno una definitiva sepoltura in altrettanti loculi, realizzati in un recente passato dal Comune.

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