Una drammatica notizia scuote il nuoto italiano. Due giovani atleti hanno perso la vita a causa di un tragico incidente aereo avvenuto a Nettuno, nei pressi di Roma.
Si tratta del 22enne forlivese Fabio Lombini (In Sport/Vigili del Fuoco) e del 23enne romano Giole Rossetti (Aurelia Nuoto), precipitati con un aereo ultraleggero poco dopo il decollo presso la scuola di volo di Crazy Fly.
Lo rende noto la Federnuoto sul proprio sito internet. A quanto riferito dai vigili del fuoco l’aereo sarebbe caduto dopo il decollo e avrebbe preso fuoco per cause ancora da accertare.
Alla guida pare ci fosse Rossetti, che era in possesso del brevetto di volo. Il nuoto italiano perde così due giovani promesse in una tragica domenica di maggio, uno in particolare dal futuro assicurato.
Lombini aveva vinto la medaglia d’ argento ai campionati assoluti invernali del 2017 nei 200 stile libero in 1’44″60 dietro a Filippo Megli e davanti alla leggenda Filippo Magnini.
Già nazionale alle Universiadi di Taipei e ai campionati europei in vasca corta di Copenhagen nel 2017, il 22enne forlivese stava svolgendo un allenamento collegiale al centro federale di Ostia seguito dal responsabile tecnico Stefano Morini ed accompagnato dal suo allenatore Alessandro Resch.
Il suo sogno era un giorno di qualificarsi per le Olimpiadi. Sgomento e tristezza è stata espressa dalla Federazione che “sconvolta e attonita, esprime le più sentite condoglianze a familiari, amici e società di appartenenza.
Giungano a tutti loro i sentimenti di cordoglio del presidente Paolo Barelli, dei presidenti onorari Lorenzo Ravina e Salvatore Montella, dei vice presidenti Andrea Pieri, Francesco Postiglione e Teresa Frassinetti, del segretario generale Antonello Panza, del consiglio e degli uffici federali, del direttore tecnico della squadra nazionale di nuoto Cesare Butini e dell’intero movimento acquatico”.