Animata manifestazione del movimento dei ‘gilet arancioni’ del generale dei carabinieri a riposo Antonio Pappalardo, ieri mattina in piazza Duomo a Milano, oltre che a Torino e Bologna.
A Milano diverse centinaia di persone si sono radunate gridando slogan contro il governo e per ‘il ritorno alla lira italica’.
In mezzo alla folla, che ha contravvenuto al divieto di assembramento, spiccava la figura di Pappalardo, vestito con una vistosa giacca arancione e cravatta del medesimo colore.
Il capopopolo e’ stato identificato dalla polizia e sarà denunciato proprio per violazione delle norme del Dpcm del 17 maggio, che impedisce ancora gli assembramenti e punisce chi non porta la mascherina. Lo stesso infatti, parlando al microfono, non l’ha indossata.
Anche altri partecipanti al raduno sono stati identificati tramite le immagini e denunciati, ma – per quanto si sa – si tratta di un lavoro lungo, perché bisognerà risalire a tutti coloro che hanno violato la norma. La manifestazione, comunque, era autorizzata ed è rimasta statica, come previsto dal primo articolo del decreto. Violata invece la norma sulla distanza sociale.
Pappalardo già in passato si e’ reso protagonista di movimenti di piazza come quello dei Forconi. La protesta si e’ infiammata con il passare delle ore e la zona e’ stata transennata e presidiata dalla polizia.
Un centinaio di Gilet arancioni sono scesi in piazza anche a Torino per protestare contro “un governo illegale” al grido di “libertà, libertà”.
I manifestanti che aderiscono al movimento nato su iniziativa di Pappalardo, si sono ritrovati in piazza Statuto, inneggiando al ritorno alla lira e chiedendo le dimissioni del premier Conte.
In tanti avevano la mascherina, ma molti l’hanno abbassata poco dopo l’inizio della protesta.
Simile scena a Bologna in piazza Maggiore dove un centinaio di persone si sono ritrovate a protestare, anche qui spesso senza mascherine e con un assembramento senza rispettare le misure di distanziamento. La scena ha attirato numerosi curiosi che si trovavano ai lati della piazza, ed e’ intervenuta una pattuglia della polizia. Il richiamo all’ordine degli agenti e’ stato comunque accolto dai manifestanti – circa un centinaio – e la manifestazione – con tanto di comizio – e’ proseguita senza problemi e si conclusa senza sanzioni.
Veemente a Milano la reazione del sindaco Giuseppe Sala: “Ho chiesto al Prefetto – scrive in un post su Facebook – di denunciare gli organizzatori della manifestazione dei cosiddetti ‘Gilet arancioni’. Un atto di irresponsabilita’ in una citta’ come Milano che cosi’ faticosamente sta cercando di uscire dalla difficile situazione in cui si trova”.
Critiche anche dal M5s: “I Gilet arancioni si sono presi gioco dei milanesi e hanno infranto le regole per ignoranza e incivilta’ – riporta una nota di Marco Fumagalli, capogruppo in Regione – chi ha autorizzato questo assembramento? Perche’ non e’ stato impedito? Se da domani aumenteranno i contagi chi sara’ il responsabile.
Oggi assistiamo a ‘raduni’ di soggetti vestiti di arancione, che in barba ad ogni richiamo circa l’obbligo di distanziamento inneggiano alla piazza e al ritorno alla lira con un ripugnante rigurgito nazionalista, domani a chi tocca? Mai come oggi – conclude – alla vigilia della Festa della Repubblica, siamo chiamati a tenere alta l’attenzione sui i diritti e la salute dei cittadini e il rispetto delle regole democratiche”.