Catania, torna in carcere boss 53enne di S. Giovanni Galermo: era ai domiciliari per Covid

Salvatore Fiore

La Polizia di Stato ha arrestato il catanese Salvatore Fiore, 53 anni, alias “Turi Ciuri”, in ottemperanza all’ordine di esecuzione emesso in data 28.5.2020 dalla Procura Generale della Repubblica di Catania, dovendo espiare la pena di anni 5, mesi 9 e giorni 18 di reclusione, per associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni.

Fiore, detenuto presso il carcere di massima sicurezza di Lanciano, era stato scarcerato il 21 aprile c.a. con provvedimento del Magistrato di Sorveglianza di Pescara, che aveva concesso la detenzione domiciliare, in considerazione delle pregresse patologie non compatibili dallo stesso con il regime carcerario e a seguito dell’emergenza COVID-19.

Il boss catanese sta scontando un residuo pena per estorsione e per una rapina risalente alla fine degli anni 90.

Dalle ultime indagini in cui è rimasto coinvolto, Salvatore Fiore è indicato come un esponente di rilievo del gruppo di Cosa Nostra di San Giovanni Galermo. Per un periodo, sarebbe stato il capo degli affari illeciti della roccaforte criminale all’interno della famiglia Santapaola-Ercolano ed è rimasto, comunque, uno dei punti di riferimento per il clan mafioso.

L’excursus criminale di Fiore comprende diverse sentenze di condanna per reati ostativi, commessi fino al 2014, tra cui rapina, rapina aggravata in concorso, armi, associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione in concorso aggravata e, sono in corso nei confronti dello stesso, ancora due procedimenti per associazione mafiosa ed estorsione, entrambi definiti con sentenza di condanna in primo grado a 20 anni di reclusione per uno e a 5 per l’altro.

Fiore, appartenente all’organizzazione mafiosa santapaoliana radicata nella zona di San Giovanni Galermo”, stamattina è stato rintracciato presso la propria abitazione da personale della Sezione Criminalità Organizzata – Squadra Catturandi.

Espletate le formalità di rito, è stato rinchiuso nella Casa Circondariale “Bicocca” di Catania.

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