A Catania la Polizia di Stato ha arrestato in due distinte operazioni Anthony Rosario Rinaldi, 28 anni, e Salvatore Padella, 21, (classe 1999) entrambi per detenzione ai fini di spaccio di marijuana e cocaina.
Nel primo caso i “Falchi” della Squadra Mobile, sviluppando alcune notizie che indicavano una villetta di San Giovanni La Punta quale base logistica per smerciare sostanza stupefacente, hanno predisposto un servizio di appostamento e si sono accorti che numerosi giovani, provenienti per lo più dai paesi etnei, facevano ingresso nell’abitazione per uscire pochi minuti dopo.
Ipotizzando si trattasse quindi di cessioni di droga si procedeva ad effettuare una perquisizione domiciliari che permetteva di sorprendere il Rinaldi che tentava di disfarsi della sostanza gettandola nel water.
L’atto di polizia giudiziaria permetteva di rinvenire un etto e mezzo di marijuana “skunk”, una dose di cocaina, sostanza utilizzata per il taglio della cocaina, bilancini di precisione e materiale da confezionamento, contabilità dell’attività illecita e circa cento euro in contanti.
Nel secondo caso invece, tramite attività info investigativa, si è venuto a conoscenza che il citato Padella aveva avviato una fiorente attività di spaccio all’interno di una abitazione sita nella zona del “Fortino” e si procedeva, dopo un sopralluogo che confermava i sospetti, ad effettuare irruzione nel suddetto appartamento.
All’interno veniva rinvenuto tutto il ‘necessaire’ per lo spaccio confermando il fatto che l’uomo avesse avviato tale attività illecita con carattere quasi “professionale”.
La perquisizione si è estesa poi estesa anche al domicilio di Padella e ha permesso di rinvenire in totale circa due etti di marijuana, in parte sfusa e in parte suddivisa in 75 “stecchette” pronte alla vendita, due dosi di cocaina e relativa sostanza da taglio, oltre un migliaio di euro in contanti in banconote di piccolo taglio, un agenda riportante nomi e cifre delle cessioni e svariato materiale per pesatura e confezionamento.
Entrambi gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.