Durante il lockdown sono diminuiti i fumatori di sigarette tradizionali, ma e’ aumentato il consumo medio di sigarette, passando da 10,9 a 12,7, con un incremento percentuale di 9,1.
A dirlo e’ il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto superiore di sanita’ in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco, sulla base di dati elaborati in collaborazione con l’Istituto di Ricerche farmacologiche ‘Mario Negri’, l’Universita’ Vita-Salute S. Raffaele, l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete Oncologica (ISPRO) e la Doxa e presentati oggi in un convegno in streaming.
L’Iss spiega che “tra i fumatori di sigarette tradizionali, chi non e’ riuscito a smettere ha aumentato il numero di sigarette fumate. Inoltre, e’ anche alto il numero di chi ha provato per la prima volta tabacco riscaldato e sigaretta elettronica proprio durante il lockdown”.
L’indagine, svolta con l’obiettivo di cogliere gli effetti del lockdown sulle abitudini al fumo degli italiani, e’ stata effettuata nel mese di aprile 2020 mediante la compilazione anonima di un questionario online.
“Rispetto all’opportunita’ colta – dice l’Iss – si osserva che diminuisce la prevalenza dei fumatori durante il lockdown, che passa dal 23,3% al 21,9%.
Quindi 1,4 punti percentuali in meno che corrispondono ad una stima di circa 630mila fumatori in meno (circa 334mila uomini e 295mila donne).
Rispetto alle fasce d’eta’ – viene precisato – hanno cessato il consumo di sigarette circa 206mila giovani tra 18 e 34 anni, 270mila tra 35 e 54 anni e circa 150mila tra 55 e 74 anni.
Inoltre, un altro 3,5% della popolazione, pur non cessando completamente il consumo dei prodotti del tabacco, ha diminuito la quantita’ consumata”.
“I dati dell’indagine – afferma Roberta Pacifici, direttore del Centro Nazionale Dipendenze e doping dell’Iss – ci dicono che il fumatore fortemente motivato ce la puo’ fare a smettere e che situazioni di particolari emergenza sanitaria possono diventare una grande opportunita’ di salute”.
Tuttavia, l’Iss aggiunge che, “purtroppo, il 9,0% della popolazione, la cui stima e’ di circa 3,9 milioni di persone, ha aumentato o iniziato il consumo di tabacco.
Infatti, l’8,55 ha aumentato il numero di sigarette fumate al giorno e 218mila persone sono diventate nuovi fumatori. Precisamente, il consumo medio di sigarette al giorno e’ passato da 10,9 a 12,7, con un incremento percentuale di 9,1”.
L’Iss puntualizza che e’ “particolarmente alta la percentuale di incremento delle sigarette consumate al giorno nelle donne, che e’ stato del 15,2% rispetto al 3,6% riscontrato negli uomini”.