Con l’inizio della Fase 2 dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, molte aziende stanno ripartendo e per rispettare gli standard di sicurezza richiesti, dimostrando grande senso di responsabilita’ nei confronti dei loro dipendenti, cercano di approvvigionarsi nel piu’ breve tempo possibile di Dispositivi di Protezione Individuali.
E’ proprio nella necessita’ di trovare in tempi brevi beni cosi’ preziosi come guanti e mascherine – spiega una nota della Polizia – che i truffatori riconoscono l’occasione di ottenere profitti illeciti sfruttando proprio lo stato di immediato bisogno delle aziende.
Alcune imprese infatti in completa buona fede, ma in maniera poco avveduta, si affidano a canali di approvvigionamento improvvisati e non sicuri.
La Polizia Postale, in questi giorni, sta constatando l’emersione di questo nuovo fenomeno criminale legato all’emergenza sanitaria. Sono numerose infatti le aziende che hanno presentato denuncia presso il Compartimento per essere state vittime di raggiri mentre tentavano di acquistare uno stock di DPI per i propri dipendenti. Dopo aver assunto informazioni su chi potrebbe essere un intermediario affidabile i malcapitati vengono invitati a chiamare una Societa’ con sede nel Centro Italia, che dichiarando di avere la disponibilita’ del prodotto cercato richiede il pagamento con bonifico bancario su conti creati ad hoc per poter inviare la merce.
Mentre delle mascherine non si ha traccia, accorta e oculata e’ la gestione delle somme ottenute illecitamente: la durata della permanenza su questi ‘conti fisarmonica’ delle somme e’ brevissima in quanto dopo poche ore il denaro si disperde in mille rivoli venendo distribuito come compenso per l´attivita’ prestata dai vari soggetti per ordire la truffa. Gli investigatori della Polizia Postale hanno gia’ bloccato parte delle somme pervenute sui conti di appoggio dei truffatori e stanno svolgendo i primi accertamenti.
La Polizia Postale consiglia a chiunque abbia la necessita’ di approvvigionarsi di dispositivi di Protezione Individuale di affidarsi a canali sicuri, verificando prima di concludere qualsiasi trattativa se l’azienda sia effettivamente esistente ricercando in rete recensioni sulla ditta ed esperienze di precedenti clienti. Utile, conclude la nota, e’ anche controllare se vi sia corrispondenza tra l’indirizzo dichiarato della sede con un immobile destinato a fini commerciali utilizzando strumenti comuni, come ad esempio ‘Google Street View’.