Rosario Greco, accusato di aver travolto e ucciso con un suv due bambini di 11 anni a Vittoria, in Sicilia, e’ stato condannato a 9 anni di carcere. La decisione e’ arrivata dopo tre ore di camera di consiglio al Tribunale di Ragusa ed e’ stata letta alle 12.20.
Il giudice per l’udienza preliminare Ivano Infarinato era uscito dall’aula alle 9.26 per ritirarsi in camera di consiglio dopo una brevissima udienza, nel corso della quale il pm Fabio d’Anna ha rinunciato alle repliche. Il Comune di Vittoria – che ha chiesto venga contestato l’omicidio volontario con dolo – e i genitori e i parenti dei bambini, hanno prodotto e depositato memorie. Il Comune di Vittoria ha chiesto un risarcimento danni da un milione di euro. “No comment – le prime parole delle difese di Greco rappresentate dagli avvocati Salvatore Citrella e Nunzio Citrella dopo la pronuncia della sentenza -. Attendiamo di leggere le motivazioni”.
I GENITORI DI SIMONE: “AMMAZZATI PER LA SECONDA VOLTA”
“Hanno ammazzato i nostri figli per la seconda volta”. Toni e Valentina D’Antonio, delusi dalla sentenza che ha condannato a 9 anni l’uomo che investi’ e uccise il figlio Simone e il cuginetto Alessio a Vittoria, non si rassegnano: “E’ assurdo – dicono all’AGI -chi sale in macchina drogato e ubriaco e’ un criminale e merita l’ergastolo. Si divertivano a gironzolare per la citta’ in quello stato. Il ministro Bonafede ci aveva promesso che cambiera’ la legge. Deve cambiare la legge, ce lo aveva promesso; almeno varra’ per gli altri, in futuro”.
I GENITORI DI ALESSIO: “TROPPA DELUSIONE”
“Il giudice non ha fatto il proprio lavoro”. Alessandro e Lucia, genitori di Alessio, accolgono con “troppa delusione” la sentenza. “I ministri si sveglino, gli italiani si sveglino, non si puo’ fare una legge cosi’. Giorno 29 mio figlio avrebbe fatto 12 anni. Non si puo’ accettare il ritto abbreviato, ieri ci lamentavamo del pm ma e’ stato il giudice a non fare il proprio lavoro. Cosi’ non gli ha dato la pena per quel che ha fatto, da 18 e’ stata abbassata a 9 anni”.
L’AVVOCATO DEI BIMBI UCCISI
“Sotto profilo processuale nulla da dire, non sono state concesse attenuanti generiche. Si puo’ discutere della pena, sulla sua entita’ prevista dal legislatore perche’ non puo’ essere equiparato a incidente stradale”. L’avvocato Daniele Scrofani, legale insieme con Enrico Cultrone dei genitori di Simone e Alessio, insistono sulla necessita’ che si modifichi la legislazione dopo la condanna a 9 anni emessa contro Rosario Greco dal tribunale di Ragusa.
“Qui – aggiunge – c’e’ stato un mezzo che ha sfondato una abitazione privata, utilizzato quasi come un’arma. Il giudice e’ partito da pena di circa 13 anni, e ha applicato la riduzione per il rito abbreviato. Nell’ambito della dosimetria discrezionale avrebbe potuto applicare la pena partendo anche da 8 anni., e non ha ritenuto il massimo della pena, 18 anni.
E’ comunque partito da una sanzione alta. Importante che siano state riconosciute aggravanti, vedremo le motivazioni”.