Paternò, aderenti Pd chiedono congresso con voto palese: “Prendere distanze da giunta Naso”

Un gruppo di aderenti al Pd ha inviato alla Commissione provinciale del Pd di Catania e al segretario provinciale del Pd Angelo Villari una richiesta per la convocazione del congresso cittadino.

Il documento (a firma di Giuseppe Giudice, Patrizia Angelotti, Salvatore Auteri, Giuseppa Ciraldo, Oscar Fiorito, Chiara Grasso, Salvatore Maurici, Ezio Messina, Michelangelo Milazzo, Carmelo Palumbo, Orazio Palumbo, Salvatore Palumbo, Maria Grazia Pannitteri, Giovanni Parisi, Domenico Signorelli) è stato inviato per conoscenza anche al neo segretario regionale Barbagallo. I firmatari preannunciano la presentazione di una mozione alternativa alla passata gestione e chiedono il ‘voto palese’.

“Paternò, città di quasi 50.000 abitanti e tra i principali comuni della provincia catanese, – si legge – ormai da diversi anni registra la scomparsa di ogni iniziativa politica del PD. Inattività che ha provocato, oltre al congelamento del dibattito politico, anche i disastrosi esiti nelle ultime tornate elettorali.

“In un momento in cui – continua la nota – la città è governata da un’amministrazione che ha ottenuto i consensi presentando una coalizione di liste civiche, ma che attualmente si palesa nell’area del centro-destra, con la partecipazione di esponenti chiaramente riconducibili a Fratelli d’Italia, il PD deve fare chiarezza sulla propria posizione politica cittadina, assumendo una chiara diversità e distanza dalla compagine di governo ed escludendo che propri componenti possano esprimere sostegno o addirittura prendere parte a tale gestione politica, disastrosa e populista.

Si ricorda che l’ultimo segretario politico cittadino ha sostenuto l’attuale amministrazione comunale, creando con questo comportamento un grave disorientamento tra gli elettori del PD”.

I firmatari della richiesta chiedono chiarezza e discontinuità ai vertici provinciale e regionale del partito a proposito della stridente coabitazione di destra e sinistra dentro la giunta Naso.

“Come gruppo di cittadini paternesi, iscritti al circolo comunale del Partito Democratico, – continua il documento – allo scopo di rilanciare il dibattito politico all’interno di questo partito ed all’interno della città, intendiamo presentare una mozione alternativa alla passata gestione, a nostro avviso completamente fallimentare.

Per quanto sopra, in relazione alla fase congressuale in essere, che ha visto di recente il rinnovo del Segretario regionale del Partito Democratico (PD) e dei segretari provinciali, con la presente, ai sensi dell’art.7 del regolamento regionale del PD si richiede di fissare la data per il congresso cittadino che dovrà nominare un nuovo Segretario e un nuovo Direttivo.

Inoltre, onde garantire che tale congresso cittadino venga svolto nel massimo della trasparenza possibile, si chiede a Codesta Commissione di garantire che la votazione delle mozioni avvenga per voto palese”.

Nella richiesta di convocazione del congresso cittadino non si fa alcun riferimento alla vicenda giudiziaria del cardiochirurgo e presidente del Consiglio comunale Filippo Sambataro, l’esponente più in vista dei dem a Paternò, vera e propria quinta colonna di Naso nella maggioranza. Prima dell’operazione Esculapio della procura etnea (nulla a che vedere con i fatti della politica) un’ala del Pd paternese si era compattata sul nome di un candidato (Leonardi) per la segreteria cittadina. Scelta non unitaria che ha tagliato fuori i ribelli: come contentino era stata offerta loro la vicesegreteria. La richiesta da parte di quest’ultimi del voto palese e le ‘mutate condizioni’ alla luce delle recenti vicende di cronaca, potrebbero determinare novità politiche dentro il Pd paternese. Sempre che dai vertici del partito sia offerta la possibilità.

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