Salviamo le nostre città dal degrado sociale.
Dopo l’adranita Angelo Petrina, un altro giovane imprenditore – il biancavillese Claudio Gargano, 30 anni, titolare a Biancavilla del ‘pub di Harry Potter’, il Gryffindor Public House – lancia l’allarme con una iniziativa indirizzata soprattutto alle giovani generazioni e che vuole coinvolgere il prefetto e i sindaci dei comuni circostanti. L’hashtag, la parola d’ordine, è #decorosociale: prendere le distanze da chi – teppisti, delinquenti, emuli di Jenny Savastano – rischia di soffocare lo sviluppo e la vita sociale delle nostre comunità.
Il suo sfogo sui social è partito in sincronia con quello di Angelo Petrina ad Adrano, spia di un malessere ormai diffuso tra i giovani che considerano inaccettabili le condizioni di vivibilità nei nostri paesi.
Ecco il testo scritto di Claudio Gargano.
Penso che con questo post mi metterò tante persone contro ma anche tante altre dalla mia parte. Tralasciando il problema covid 19, già negli ultimi anni, molti di voi hanno potuto riscontrare un problema ben peggiore. Peggiore perché prolifera e ha una forma fisica abbastanza evidente e anche abbastanza disarmante. Parlo del decadentismo sociale. Non voglio fare il classista, ma qua si parla di classismo e di decoro. Di modi di vivere e di rispettare il prossimo. Chi come come me, ama essere rispettato, capirà benissimo di cosa sto parlando. Siamo di fronte ad un problema enorme.
Un mio grande amico ed imprenditore Angelo Pètrina ha esposto con coraggio il problema. In giro per le strade ci capita spesso e volentieri di incontrare degli animali. Hanno accesso alle patenti, ai servizi, a tutto ciò che noi persone con buon senso civico paghiamo con le nostre tasse. Ma hanno qualcosa in più che noi persone per bene non abbiamo. La mentalità mafiosa. Sfrecciano con gli scooter, dio solo sa se sono assicurati. Incuranti dei segnali stradali. Vanno in controsenso. Passano con i loro impianti a tutto volume. Vestono male. I loro esempi di vita sono Jenny Savastano e Totò Riina. Il loro idolo musicale è Niko Pandetta. Non ci vuole molto a riconoscerli. Tutti noi sappiamo chi sono. Li vediamo bene in faccia. Ecco, da ora in poi io mi metto in prima linea contro certi reietti sociali. Più difficili da estirpare rispetto ad un virus. Peggio di un cancro.
Quindi, adesso , tutti insieme dobbiamo essere uniti. E voglio lanciare un hashtag. #decorosociale. Dissociamoci da loro. Dissociamoci da coloro che rendono peggiore il nostro territorio. Facciamoli sentire diversi, perché così sono. Ad ogni storia, ad ogni foto, mettiamo questo hashtag. Facciamoli vergognare. Perché loro la quarantena non l’hanno vissuta, ma la meritano. Io, come titolare di un pub assieme agli altri titolari e miei colleghi abbiamo lo stesso pensiero. Vogliamo più controlli sul nostro territorio.
Andremo dal prefetto ed esporremo il problema. E spero che il sindaco, in questo caso di Biancavilla, ci aiuti. Anche se è un problema che riguarda tutto il sud Italia. So che farò rumore. E so che molti di voi saranno dalla mia parte.