“Esorto i siciliani a portare la mascherina anche uscendo da casa, nei luoghi pubblici. Noi al momento non abbiamo posto sanzioni, ma oggi ho visto tanta gente senza mascherine all’esterno e ciò non toglie che tra qualche giorno metteremo sanzioni”.
Lo ha detto il governatore siciliano Nello Musumeci intervenendo a Omnibus su La7.
Ieri sera il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha firmato la nuova ordinanza – in vigore da oggi – che recepisce il decreto del presidente del Consiglio e regolamenta, tra l’altro, le attività economiche e produttive, il trasporto pubblico e la prevenzione sanitaria.
Il provvedimento conta di 25 articoli e mantiene l’obbligo dell’utilizzo della mascherina nei luoghi pubblici. Via libera a ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, self-service, bar, pasticcerie, gelaterie e rosticcerie, oltre che a parrucchieri e centri estetici.
Le attività di catering saranno autorizzate a partire dall’8 giugno, “rimanendo subordinata per ciascun evento – si legge – la individuazione di locali pubblici o privati adeguati a garantire il rispetto delle ‘Linee guida’ e le specifiche disposizioni individuate nel decreto del presidente del Consiglio”.
Fino al 7 giugno si potranno comunque svolgere tutte le attività propedeutiche all’apertura, compreso l’incontro con la clientela, “purché nel rispetto dei principi di distanziamento interpersonale e di prevenzione del contagio”.
Restano in vigore, per il momento, le chiusure domenicali e nei festivi per tutti gli esercizi commerciali autorizzati alla riapertura, come ad esempio i supermercati, fatta eccezione per le farmacie, le edicole, i bar, la ristorazione e i fiorai. È autorizzato anche nei festivi il servizio di consegna a domicilio di generi alimentari e di prima necessita’, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione.
Rimangono chiusi nei giorni domenicali e festivi i centri commerciali e gli outlet. Sono consentite le attivita’ turistiche, le attivita’ alberghiere ed extralberghiere, compresi gli alloggi in agriturismo, bed&breakfast, villaggi turistici, campeggi e case vacanza, ma sempre “nel rispetto delle ‘Linee guida’ e di quanto specificamente disposto dal decreto del presidente del Consiglio”. Sono autorizzate anche le attività di bar e ristorazione interne alle strutture ricettive, nonche’ i servizi di cura alla persona.