A Paternò entra nel vivo la Fase2 che permetterà la riapertura, sia pure contingentata, di quasi tutte la attività commerciali e produttive del territorio. Gli enti locali provano a venire incontro alle esigenza dei commercianti le cui attività sono rimaste chiuse per oltre due mesi di lockdown.
Il Comune di Paternò ha adottato con la delibera 79 del 13 maggio dei provvedimenti necessari finalizzati ad aiutare gli operatori economici, destinando loro oltre 112 mila come contributi economici una tantum. La giunta comunale con questa delibera ha approvato una “seconda variazione d’urgenza al bilancio di previsione finanziario 2019/2021”.
La somma di 112.425 di euro non è altro che l’ammontare delle rate dei mutui in scadenza nel 2020 che il Comune avrebbe dovuto pagare alla Cassa depositi e prestiti. Tutto ciò è stato possibile grazie a quanto prevede l’articolo 112 del Decreto legislativo n.18 del 17 marzo scorso 202: “Il pagamento delle quote capitale, in scadenza nell’anno 2020 successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto, dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti S.p.a. agli enti locali, trasferiti al Ministero dell’economia e delle finanze – si legge nella delibera di giunta che riporta il testo integrale dell’articolo in questione – è differito all’anno immediatamente successivo alla data di scadenza del piano di ammortamento contrattuale, sulla base della periodicità di pagamento prevista nei provvedimenti e nei contratti regolanti i mutui stessi. Il risparmio di spesa utilizzato per il finanziamento di interventi utili a far fronte all’emergenza COVID-19”.
L’aiuto economico di oltre 112 mila euro sarà erogato esclusivamente agli operatori economici che esercitano la propria attività in locali in affitto, con contratto regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate: “Dette attività – si legge nella delibera – dovranno essere registrate presso l’ufficio comunale delle attività produttive e presso tutti gli uffici comunali incaricati della riscossione delle entrate proprie dell’ente, compresa la società partecipata Ama S.p.a”. Scendendo nel dettaglio la somma di 112.425 sarà cosi suddivisa: 44.970,17 euro come contributo per artigiani e piccole e medie imprese; e ancora 67455,25 euro per gli operatori del commercio.
L’intervento della giunta che procede ad una variazione del bilancio deve essere ratificato dal Consiglio comunale entro 60 giorni.