L’Identità Siciliana sarà affidata ad Alberto da Giussano.
La Lega di Matteo Salvini, infatti, entra nella giunta regionale dell’isola, guidata da Nello Musumeci, e avrà affidato l’assessorato ai Beni Culturali e al patrimonio che incarna la storia culturale della Sicilia. L’ingresso è stato sancito ieri nel corso di un vertice del centrodestra.
“Avremo l’onore – ha commentato ieri Matteo Salvini, leader della Lega – di gestire le soprintendenze provinciali e quella del Mare, i 14 parchi archeologici, con i teatri di pietra e i templi, per non parlare dei musei regionali e delle straordinarie biblioteche di Palermo, Catania e Messina. La Sicilia, con la sua storia e la sua cultura, è un vanto per l’Italia”.
L’Identità siciliana affidata alla Lega sembra quasi la trovata di un comico. E invece il ‘merito’ è del presidente Nello Musumeci.
Sulla vicenda riceviamo e volentieri pubblichiamo un commento di un nostro lettore, Pino Lo Re, insegnante di educazione fisica ed ex segretario del Pd di Adrano.
Ecco il testo:
Caro direttore, sull’assurda, anacronistica e provocatorie assegnazione da parte del Presidente Musumeci, dell’assessorato alla cultura e all’identità siciliana alla Lega Nord, volevo rassegnare la mia profonda amarezza e indignazione, nella speranza che lei e il suo giornale possiate dare voce ad un semplice cittadino siciliano innamorato della propria terra, arrabbiato, e impossibilitato a sopportare e a comprendere una tale provocazione, perché di questo trattasi.
La provocazione è ancora più insopportabile se la rappresentazione e la gestione della nostra storia e della nostra cultura viene assegnata a uomini che palesemente e spacciatamente condividono azioni ed opinioni di gente come Vittorio Feltri, che recentemente ha definito i meridionali “esseri inferiori”.
Nominare un leghista alla cultura siciliana è come nominare Totti allenatore della Lazio, è insomma una cosa contro natura che solo il centrodestra siciliano guidato da Musumeci poteva concepire.
All’inizio della mia carriera di docente ho insegnato in Brianza, nella profonda provincia milanese, e lì, sulla mia pelle, ho potuto verificare il profondo disprezzo dei leghisti verso la Sicilia e il Meridione in genere. Un disprezzo che se non vissuto sulla propria pelle è difficile da capire. Salvini e i suoi uomini ci hanno comprato perché naturalmente vi sono stati uomini che ci hanno venduto. Questi uomini risponderanno prima o poi alla loro coscienza e alla storia siciliana.
Mi chiedo cosa staranno pensando uomini illuminati, siciliani come Pirandello, Verga, Camilleri, Vincenzo Bellini, Sciascia, Elio Vittorini, Luigi Sturzo, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Guttuso, Quasimodo, e altri ancora.
Immagino staranno semplicemente pensando: Cu di sceccu fa’ cavaddu, u primu cauciu e’ do so’.
Pino Lo Re